Tenda, il simbolo per antonomasia di incontro e di dialogo profondo e intimo con Dio, dall’Antico Testamento con Mosè alla Trasfigurazione di Gesù, diventa occasione di ascolto silenzioso e diretto con il Cristo per tanti giovani dell’isola di Pantelleria. Giovani che, accostandosi con entusiasmo, hanno avvertito la necessità di recarsi a questo importante appuntamento, pur recando in cuor loro tante paure e speranze circa le incognite della propria vita. Nonostante per molti sia stato il primo incontro dopo anni di ricerca e incertezze, l’incontro con Gesù non è mai fortuito né lascia vuota la nostra vita.
Una “Tenda per i giovani” è un’iniziativa intrapresa dalla Pastorale Giovanile diocesana di Mazara del Vallo che, in seno ad un progetto voluto dalla Chiesa durante il percorso pre-sinodale, vuole rendere i giovani protagonisti, rendendoli consapevoli delle proprie capacità; volendo dare loro lo spazio per essere e diventare il volto giovane e fresco della Chiesa Cattolica.
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In un contesto ideato su misura per i giovani, in un alternarsi di canti, animazione, accoglienza e riflessione, i ragazzi si sono posti di fronte a Gesù Eucaristia per comunicare e per consegnare nelle Sue mani la loro vita. All’interno dello storico cortile del castello pantesco, si è creata un’atmosfera impareggiabile, caratterizzata dal mormorio del vento e dal suono delle onde del mare. I ragazzi inoltre hanno avuto modo di accostarsi al sacramento della Riconciliazione, ed in più, in un percorso di testimonianza, hanno potuto sperimentare l’incontro con 9 personaggi raffiguranti le Beatitudini.
Da Papa Francesco a Madre Teresa di Calcutta, da Falcone e Borsellino a Chiara Luce Badano, dal Beato padre Puglisi ad Anne Frank, e ancora da don Oreste Benzi a Nelson Mandela; uomini e donne che, in piena comunione con il messaggio evangelico, in tutta semplicità, si sono adoperate al servizio di Dio e per il bene del prossimo. Significativo è stato vedere i loro occhi illuminati dall’entusiasmo e dall’emozione per quell’incontro mistico e per il rapporto amichevole e solidale che i giovani hanno intessuto tra loro, condividendo di intraprendere un cammino che li vedrà crescere e maturare insieme per porsi alla sequela di Gesù.
Le risorse sull’isola sono limitate, e i giovani si sentono facenti parte di una realtà esistenziale periferica; ed è proprio da qui che il cuore della Chiesa dovrà riprendere a battere, e, insieme ai giovani, prendere coscienza che innumerevoli sono le energie a cui attingere per riprendere il cammino che vedrà come meta finale il Sinodo dei Giovani a Roma il prossimo Agosto.
Daniele Bertolino
Membro Consulta diocesana di pastorale giovanile