[DAL GIORNALE] Dalle battaglie di Ballarò a Santa Lucia: un libro racconta la vita di don Meli

0

Un libro che racconta la sto­ria di don Baldassare Meli. A 4 anni dalla morte del parroco di Santa Lucia in Castelvetrano, è stato pubblicato “Don Meli, un profeta dei no­stri tempi” di Rita Calapso. Quella tra don Meli e la Calapso è un’amicizia nata trent’anni fa. «Fu don Meli a chiedermi di scrivere dei fatti che stavano avve­nendo a Ballarò – racconta Rita Calapso – l’accoglienza degli immigrati, i gravi fatti di pedofilia. Io ero molto impegnata in Rai come autrice di programmi impor­tanti e non potevo dedicarmi ad altro. Do­vetti, purtroppo, declinare l’invito di don Meli». Il tempo giusto è stato, invece, questo. Dopo la morte di don Meli, Rita Calapso ha deciso di scrivere il libro sulla storia di quel parroco salesiano. «Oggi che lui non c’è più possiamo ancora par­lare di lui e ascoltare cosa ha da dire», dice la giornalista. Il racconto di don Meli è nelle pagine di questo libro, presentato presso il Parco archeologico di Selinunte qualche settimana addietro.

Clicca e leggi il giornale.

Un lavoro attento di lettura di tutti gli scritti lasciati da don Meli: pagine e pagine scritte di suo pugno, pensieri, preghiere, accuse e soprattutto richieste ancora inascoltate, come quella più ripe­tuta nel libro, che rimane un interrogativo per tutti coloro che leggeranno: perché non si continuarono le indagini a Ballarò dopo l’allontanamento di don Meli dalla Congregazione salesiana, permettendo che altri bimbi venissero ancora abusati? Quello che arriva a Castelvetrano è un don Meli molto sofferente. Era il 2004 e don Meli arrivò nella Diocesi di Mazara del Vallo «per ritrovare serenità».

Don Meli non riusciva a essere un parroco chiuso tra le quattro mura della chiesa di Santa Lucia, ecco perché ha dedicato il suo tempo agli abitanti del quartiere Bel­vedere di Castelvetrano. Costituì un co­mitato per dire no ai rifiuti di amianto sotterrati nei terreni di fronte la parroc­chia, per chiedere a gran voce la rotonda tanto promessa ma tardivamente realiz­zata, per costruire le case popolari e per risolvere i tanti problemi dei suoi parroc­chiani. È stato bene don Meli a Castelve­trano e oggi, leggendo il libro, ogni parrocchiano o semplice cittadino può sentirsi artefice di questa serenità a lui donata. Nonostante le sue tante ore di la­voro, dal mattino alla sera, stava bene don Meli a Castelvetrano. E lo è stato di più dopo la nascita in parrocchia del gruppo giovani “Gli amici del Colibrì”, che ha se­guito, accompagnato, consigliato nelle loro scelte di vita.

Leggere il libro di Rita Calapso vuol dire conoscere ancora di più don Meli, vuol dire avere la sensazione di essere stati davvero accanto a un profeta dei nostri tempi. «Io sono stata accanto a don Meli per oltre 10 anni, raccontando ogni mia giornata, ogni sensazione pro­vata, ogni momento “no” che regolar­mente lui cercava di alleggerire con la sua frase più bella: “Dio ti vuole bene”», dice Rosy Costa. E aggiunge: «Rico­nosco bene la sua voce e oggi auguro a ogni persona che, attraverso il libro della Calapso potrà conoscere il pensiero di don Meli, di provare la stessa sensazione che ho provato io: sentire, mentre leggete, la sua voce calda, pacata, rassicurante, che vuole ancora raccontarsi».

© RIPRODUZIONE VIETATA

Scrivi una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here