Per la riflessione della Pasqua coi politici quest’anno il Vescovo ha scelto una lettura dell’Antico Testamento, il libro di Neemia, dove si racconta di una difficile situazione economica. Ricostruzione ma con pochi fondi. Con la lettura del brano si è entrato nel vivo del consueto incontro che il Vescovo tiene prima della Santa Pasqua (e anche a Natale) con gli amministratori locali, su iniziativa dell’Ufficio diocesano per i problemi del lavoro, la giustizia e la pace, guidato da don Edoardo Bonacasa. Quest’anno si sono ritrovati presso la parrocchia Ss. Annunziata di Castelvetrano. Il perdono come riparo, che, nelle pubbliche amministrazioni dove si parla di corruzione, significa restituire il maltolto.
«Lo strappo va rammentato» ha detto il Vescovo rivolgendosi all’assemblea fatta di sindaci, assessori e consiglieri comunali, «ma attenti a non cadere in giri piuttosto astuti che rispondono al proverbio “amici e guardati”». Morale, credibilità sono stati alcuni degli elementi evidenziati dal Vescovo: «Una vita fatta di scelte di fedeltà e morale è dura ma alla fine paga» ha detto ancora il Vescovo. «Non è giusto che i cittadini facciano di tutta l’erba un fascio considerando tutti poco attenti – ha detto il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante – perché ci sono tanti politici amministratori che affrontano giorno per giorno i problemi della gente. Quello che necessita è la compostezza, la sobrietà». «Dobbiamo sentirci responsabili della bellezza delle nostre comunità» ha detto Vincenzo Di Stefano, presidente del consiglio comunale di Santa Ninfa.
«Abbiamo la responsabilità di occuparci degli altri – ha detto il consigliere comunale a Castelvetrano, Enzo Agate – è giunto il tempo di fare». «Non ci sono soldi è vero, ma la via è quella di sperimentare come ridare dignità a chi soffre – ha detto Gaspare Giacalone, sindaco di Petrosino – quando si è dentro le istituzioni, ricoprendo ruoli di amministratori, bisogna trovare la forza di dire che la politica è tutt’altra cosa rispetto al pensare comune».
«La collaborazione tra gli enti locali, associazione di volontariato e Chiesa è la strada giusta, perché messi tutti insieme consente di raggiungere risultati» ha detto l’assessore a Castelvetrano, Filippo Inzirillo. «Essere credibili è la giusta via – ha concluso Mogavero – combinando anche comunicazione e trasparenza. Sono convinto che proprio partendo dagli enti locali periferici è possibile un cambio di rotta con segnali concreti, a prescindere dalle scelte della politica nazionale».
Max Firreri