[LA STORIA] Da cameriere in America al saio, «così ho iniziato a seguire Gesù»

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Quello che è successo nella sua vita lo racconta col sor­riso. Quel giro di boa che lo ha portato da cameriere in un fast-food americano a mettersi in cammino con i Piccoli Frati e Piccole Suore di Gesù e Maria, a togliersi jeans e maglietta e a in­dossare il saio come quello di San Fran­cesco. Fra Gabriel Neri oggi ha 23 anni e da pochi mesi sta vivendo l’esperienza di frate professo nella comunità parroc­chiale di Santa Lucia a Castelvetrano. Ha intrapreso gli studi teologici presso la Fa­coltà “San Giovanni Evangelista” di Pa­lermo e nel fine settimana è in parrocchia con gli altri frati. «Sono cresciuto in una famiglia cattolica – spiega – i miei geni­tori mi portavano ogni domenica a messa. Ricordo che avevo 13 anni e un mio vicino di casa mi invitò a partecipare agli incontri di preghiera che si svolge­vano in una cappella vicino casa; lì ogni martedì c’era un diacono permanente che incontrava i giovani. In quelle occa­sioni ho ricevuto tante risposte alle altret­tante domande che mi chiedevo dentro di me». Originario della Louisiana, fra Gabriel appena diplomato ha iniziato a lavorare come cameriere in un fast-food, “Mooyah”, «in quel posto ho svolto il mio servizio per un anno e mezzo».

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La cono­scenza coi Piccoli Frati è avvenuta nel 2015. «Nella zona dove vivevo in America si organizzano tanti eventi per i giovani, con musica e predicatori – racconta fra Gabriel – in uno di questo, “Abbey fest”, in quell’occasione ho conosciuto i Piccoli Frati. Mi sono chiesto: chi sono questi? Di ritorno a casa mi sono ritrovato sullo stesso pullman con i Frati e la mia curio­sità mi ha spinto a far loro domande sulla fede…». Quello che è successo nella sua vita fra Gabriel Neri non sa spiegarlo, ma è consapevole che, a un certo punto, vo­leva seguire Gesù. «Io ho avuto una guida spirituale, un prete diocesano, che mi ha aiutato a capire la voce del Dio – racconta – quando sono arrivato alla fine del per­corso di studio alla scuola superiore, nel 2019, ho avvertito che il Signore mi chia­mava». Ma non era ancora il tempo giu­sto. «Ricordo che nel periodo di lavoro, la mia guida un giorno mi disse: leggi il Vangelo di Marco. Da quelle pagine, piano piano, iniziai a scoprire meglio la figura di Gesù Cristo; mi accorgevo del cammino di Gesù, della povertà. E in quei Piccoli Frati e Piccole Suore vedevo il Si­gnore Gesù, la radicalità del Vangelo: li incontravo, gli davo un passaggio e poi quando eravamo in macchina parla­vamo. È stato lì che tutto è iniziato…».

L’ingresso tra i Piccoli Frati fra Gabriel lo fa nel 2021. «I primi passi sono stati nella loro comunità in Messico – racconta – dopo 7 mesi sono tornato in Louisiana perché un uragano aveva distrutto parte del mio paese. Coi Piccoli Frati lì ci siamo messi ad aiutare le persone e, nel frat­tempo, seguivo la formazione. Nella co­munità in Messico sono ritornato per altri 5 mesi e poi la proposta di venire in Italia che fra Volantino ha accolto». Nella comunità di Noto fra Gabriel Neri si è fer­mato 10 mesi dal settembre 2023, dove ha iniziato a imparare l’italiano. Da qual­che mese è nella comunità a Castelve­trano. Qualche settimana addietro ha fatto i primi voti. «Porto con me la testi­monianza di un prete della mia zona di nascita in America, era un presbitero che soffriva non per il suo stato di salute ma per la parrocchia. Si donava totalmente alla comunità, spogliandosi di ogni bene. I poveri? Sono quelli che non hanno nulla e Cristo ci chiama per aiutarli… E noi siamo in cammino per loro», conclude fra Gabriel.

Max Firreri

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