«Lo sa quante belle amicizie sono nate qui dentro?». Angela Asaro fa un sorriso di compiacimento quando racconta la storia del Centro di aiuto alla vita di Mazara del Vallo, una realtà che dal 1991 è riuscita a far nascere 600 bambini che sarebbero stati destinati a non venire alla luce. Angela Asaro è oggi la presidente del Centro e ha preso il testimone di Narduzza Gallo che, sul finire degli anni Ottanta, fece muovere i primi passi dapprima al Movimento per la vita e poi ha fondato il Centro a pian terreno di casa sua, nel centro storico della città.
«Noi ci sentiamo portatori di quel valore che è la vita come dono di Dio», racconta Angela Asaro che con venti volontari ogni giorno è vicino a tantissime mamme che hanno tralasciato l’idea dell’aborto. A questo Centro tante mamme si avvicinano per chiedere aiuto, altre ancora, invece, vengono intercettate dai volontari e sono loro a cercarle. L’aborto, spesso, è la soluzione più breve che le donne pensano di adottare per svariati motivi: da quello economico (non riuscire a mantenere un altro figlio) alla giovanissima età. Di fondo c’è sempre una gravidanza inaspettata.
«Noi ci mettiamo vicino a coloro che hanno bisogno di aiuto – spiega Angela Asaro – spesso le donne cercano l’altro capace di ascoltarla e col quale lei può confidarsi. Ci impegniamo affinché nella donna che vuole abortire esca fuori il coraggio della mamma forte». Non sempre il cammino è semplice ma i volontari del Centro di aiuto alla vita mettono tutto l’impegno necessario. E quando la donna abbandona l’idea dell’aborto a favore della prosecuzione della gravidanza per dare alla luce il proprio figlio, per i volontari è un traguardo raggiunto. E sono tante le storie che raccontano questo impegno.
VEDI LA PHOTOGALLERY
Come quella singolare della giovane Barbara (il nome è di fantasia), donna orfana, divorziata e mamma già di due figli. «La prima volta che parlammo con lei, era già decisa ad abortire, andò via dal primo incontro poco convinta. Poi la decisione di portare avanti la gravidanza con gioia e il nostro sostegno». Cinque anni fa è nato Piero (anche questo è un nome di fantasia), «e oggi è un bellissimo bambino».
I volontari del Centro accompagnano, mano nella mano, le future mamme, e ogni anno sono quasi 50 quelle che assistono. Sostegno psicologico, aiuto economico e materiale: «Compriamo i corredini e poi i beni di prima necessità, come latte e pannolini». Le volontarie per le mamme sono le “amiche”. E loro non sono più da sole. Quest’anno la Diocesi ha scelto di sostenere l’attività dei Centri d’aiuto alla vita di Mazara del Vallo e Marsala con una parte dei fondi 8×1000 destinati alla carità. Un segnale di vicinanza e solidarietà verso chi ha bisogno.
Max Firreri