Sua Eccellenza è mio desiderio darle il benvenuto in questa Zona pastorale, in questa meravigliosa ma lontana isola del Mediterraneo, in occasione della Visita pastorale nella nostra comunità di Pantelleria. Non credo sia una casualità che la sua venuta avvenga proprio in questo anno giubilare della Misericordia, in cui il Papa ci invita ad “uscire” per andare incontro all’altro. Ritengo invece che Lei abbia voluto essere presente tra noi in questi giorni proprio per manifestare la sua vicinanza e quella di Dio alla nostra comunità e soprattutto che voglia mostrarci il volto del Padre misericordioso che corre incontro al figlio per far si che anche noi possiamo sentirci vicini al Padre attraverso il suo abbraccio e possiamo così conformarci sempre di più all’immagine di Cristo.
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Così come il “bel Pastore” conosce le sue pecore una ad una, Lei che lo rappresenta avrà modo di conoscere i diversi volti della nostra comunità e portare la carezza del Padre a ciascuno di noi. Ma il “bel Pastore” odora anche le sue pecore, così mi auguro che la sua presenza in mezzo a noi le faccia percepire ancor di più, se ce ne fosse bisogno, le necessità, le ansie, le attese di questa comunità che spesso sperimenta il senso di abbandono e di isolamento, quel senso che Gesù stesso in croce, da vero uomo, grida con il suo “Abbà” Padre. Ma, così come siamo consapevoli che dopo la morte di Cristo c’è la Resurrezione, siamo altrettanto convinti che la sua venuta qui sia proprio l’immagine della presenza di Dio che è sempre silenziosamente vicino a noi anche quando pensiamo che ci abbia abbandonato. In realtà il suo silenzio non è abbandono il suo silenzio è stato rotto con la Parola di Cristo, parola che ci accompagna ogni giorno e che dobbiamo sempre più abilitarci ad ascoltare, accogliere e attuare. Buona Visita pastorale, buona permanenza e buona “visitazione” della nostra comunità.
Don Giacinto Leone
parroco Zona pastorale di Pantelleria