[PANTELLERIA] Punto nascita, il Vescovo: «Trovare soluzioni diverse»

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«Affetto» e «vicinanza». L’assicurazione alla comunità pantesca è giunta dal Vescovo proprio a ridosso della Santa Pasqua, in un momento particolare per l’isola che sta affrontando due emergenze, che si sono aggiunte al coronavirus. In questi giorni si discute della chiusura del punto nascite (il sindaco ha protestato per alcuni giorni davanti l’ospedale) e la nuova rimodulazione dei collegamenti aerei. «Sul punto nascite – spiega il Vescovo –prendo atto delle motivazioni (numero annuale dei parti) che hanno determinato la decisione – annunciata ma comprensibilmente temuta – di non consentire alle mamme pantesche di far nascere sull’Isola i propri figli, orgogliosi un domani di poter esibire Pantelleria come luogo delle proprie origini. Ritengo, tuttavia, che tale motivazione, scientificamente fondata e professionalmente valida, imponga oggi la ricerca di soluzioni diverse – sicuramente impegnative e complesse – che garantiscano in ogni modo puerpere e nascituri, senza imporre di forza esodi a rischio, costosi e defatiganti».

Ancora il Vescovo: «Vi sono vicino e condivido ancora una volta la vostra battaglia per la riapertura del punto nascite, richiesta oggi avvalorata dall’urgenza primaria di dover “restare a casa”. Non vorrei che tutto questo si traducesse in una incredibile contraddizione per le nostre future mamme, costrette da un duplice imperativo nel quale uno annulla l’altro. Mi chiedo: dovete restare a casa a completare la vostra gravidanza in ottemperanza a quanto prescritto a seguito del coronavirus; oppure dovete andare a Trapani, in ottemperanza alla disposizione che vi fa divieto di partorire nell’Isola? Chi è in grado di risolvere questo strano e angosciante dilemma?».

Il Vescovo è anche intervenuto sulla seconda criticità, e cioè quella legata ai voli interrotti con l’aeroporto di Trapani e ridotti al solo aeroporto di Palermo. «Prendo atto che il momento di crisi profonda impone decisioni drastiche e dolorose per tutti, ma non è giusto che chi paga ordinariamente prezzi non indifferenti per l’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà debba subire ulteriori penalizzazioni. Mi sorge, perciò, spontanea la domanda: ma chi ha deciso di tagliare i collegamenti da e per Trapani aveva ben chiara la situazione di enorme disagio a cui sono stati costretti i cittadini di Pantelleria? Mi rimane l’interrogativo che difficilmente riceverà risposta e il dubbio che si sia adottata una decisione studiata a tavolino senza considerare le ricadute gravissime che avrebbe provocato».

 

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