La parrocchia Maria Ss. della Salute di Castelvetrano è stata associata con “speciale vincolo spirituale” alla Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma. I pellegrini e i devoti che varcheranno la porta della parrocchia potranno lucrare l’indulgenza plenaria. La Penitenzieria Apostolica, infatti, con speciale facoltà concessa da Papa Francesco, ha riconosciuto questa possibilità, che ha validità perpetua. E questo grazie al privilegio dell’affiliazione con vincolo spirituale – in spititalis vinculi affinitatis – alla Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma. In particolare sarà possibile lucrare l’indulgenza plenaria nel giorno della festa della Titolare della Basilica di Santa Maria Maggiore (5 agosto), in quello della festa della Madonna della Salute (prima domenica dopo Pasqua), il giorno dell’Incoronazione (7 maggio), in tutte le solennità liturgiche della Beata Vergine Maria, una volta all’anno in un giorno liberamente scelto da ogni fedele e tutte le volte che un gruppo di fedeli per devozione si recano in pellegrinaggio alla Chieda della Madonna.
La notizia è stata accolta nella comunità parrocchiale con il parroco don Rino Randazzo. L’affiliazione in spritalis vinculi affinitatis della chiesa parrocchiale con il primo tempio dedicato alla Santa Madre di Dio vuole rappresentare, infatti, sia per la comunità parrocchiale sia per i fedeli, i devoti e per l’intera città di Castelvetrano un ulteriore segno di comunione con la Chiesa di Roma ed il Sommo Pontefice, oltre al grande legame storico e simbolico che i due luoghi di culto dedicati alla Vergine rivestono nelle rispettive comunità.
«Sono profondamente grato a Papa Francesco per un così grande dono alla nostra comunità in quest’anno di grazia e di misericordia per tutti – spiega don Rino Randazzo – secondo la dottrina della Chiesa Cattolica, il peccato grave ha una duplice conseguenza: la privazione della comunione con il Signore (pena eterna, l’inferno) e l’attaccamento malsano alle creature (pena temporale da scontare in purgatorio). Al peccatore pentito Dio, attraverso la confessione, concede il perdono dei peccati e la remissione della pena eterna. Con l’indulgenza planaria la Misericordia Divina condona anche la pena temporale per i peccati confessati.
Il pellegrinaggio, che si potrà effettuare presso la Chiesa della Salute, è metafora del vero “cammino dell’uomo”, per sua natura viaggiatore, in cerca di se stesso, del suo ‘dove’, della sua casa, che non sempre è dove egli si trova con il corpo, ma dove il desiderio del suo cuore lo attrae e lo conduce. A questo proposito è interessante approfondire alcuni passi tratti dalla bolla di indizione del Giubileo dove nelle parole di Francesco sul pellegrinaggio appaiono chiarissime le motivazioni ed i significati che il pontefice vuole attribuire al prossimo anno santo. Il pellegrinaggio quindi come un percorso di pentimento e di preparazione al rinnovamento interiore che il fedele compie sulle orme di Gesù. Si tratta di un un itinerario spirituale ma anche “materiale”».