Il culto al Santo nella città di Mazara fu ufficializzato nella sua più splendida solennità a partire dall’anno 1614, quando fu sottoscritto il decreto vescovile che costituiva San Vito patrono principale della città. Tale “festino” dalla durata di quattro giorni si concludeva con la festa liturgica del Santo (15 giugno). Si deve, successivamente, al vescovo Giuseppe Stella (1742-1758) la celebrazione di un “festino” tutto mazarese nell’ultima settimana di agosto, in coincidenza con la traslazione delle reliquie del Santo: una festa che esprime il senso di gioia profonda del popolo per la glorificazione di un suo concittadino, la cui vita si è rivelata un dono per tutti.
Oggi il festino si celebra ancora, con alcuni momenti solenni: il trasporto del simulacro di San Vito dalla chiesa di San Michele alla Basilica Cattedrale, la processione con fiaccolata dalla Cattedrale alla chiesa di San Vito a mare, seguita da spari di giochi d’artificio, detti jocu di focu a diunu. Ed ancora: la processione storico-ideale: è costituita da un carro trionfale recante il simulacro di San Vito e da una serie di quadri viventi simboleggianti figure civili e religiose e i tratti più salienti della vita del Martire.