Piazza gremita di fedeli, ieri, a Mazara del Vallo per la santa messa nel 50° anniversario dell’ordinazione presbiterale del Vescovo, monsignor Domenico Mogavero. Quasi 800 fedeli (500 posti a sedere in piazza e 200 posti in Cattedrale dove i fedeli hanno seguito la diretta sullo schermo gigante) hanno preso parte alla celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Mogavero e concelebrata dall’Arcivescovo metropolita di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, il Vescovo di Trapani, monsignor Pietro Maria Fragnelli e i Vescovi emeriti monsignor Salvatore Di Cristina (Monreale) e Vincenzo Manzella (Cefalù). Alla celebrazione erano presenti, tra gli altri, i fratelli del Vescovo, Gioacchino e Santi, il Prefetto di Trapani Tommaso Ricciardi, i sindaci dei comuni della Diocesi, rappresentanti delle Confraternite, fedeli comuni. A portare il saluto della comunità diocesana è stata Simona Amato, Segretaria del Consiglio pastorale.
«Cinquant’anni sono una vita, una lunga sequenza di grazie e benedizioni, fecondati dal segno della croce. Una vita condotta dal Padre secondo i suoi benevoli disegni, mostrata attraverso la volontà di coloro che ne sono stati interpreti saggi, ha detto il Vescovo nel passaggio finale dell’Omelia. Quel giorno (l’ordinazione avvenne domenica 12 luglio 1970 nella Cattedrale di Palermo, ndr) non potevo avere nessuna previsione del dopo, ma oggi riconosco che in tutto sono stato disponibile e fedele. E non lo dico per vantarmi ma per riconoscere che in me la grazia di Dio non è stata vana e mi ha sempre guidato e sorretto. Ho seguito la logica dell’avviare processi, senza la pretesa di portarli a pieno compimento per raccoglierne i frutti; riconosco di avere accettato, allo stesso tempo, la sfida del modello del pescatore e di essermi lasciato affascinare dal Mediterraneo, coltivando la prossimità delle due sponde e vivendo la comunione con le dirimpettaie Chiese del Maghreb. Oggi, rivestito dalla grazia dell’episcopato, chiedo al Signore di rimanere saldo e irremovibile progredendo nell’opera sua, sperando che la mia fatica non sia vana».
Al termine della celebrazione è intervenuto il Vicario generale don Vincenzo Greco che ha illustrato il dono-segno “Operatori di pace” fatto al Vescovo. Il progetto vedrà la nascita di un Centro interreligioso per l’integrazione e la cittadinanza interculturale, allestito nell’ex Seminario vescovile, dove hanno sede Caritas diocesana e Fondazione “San Vito Onlus”. Sarà rivolto ai giovani europei e a quelli provenienti dall’Africa, continente di giovani, sia maghrebina che subsahariana, per così avviare processi interculturali di scambi e di riflessioni, sociali, politiche, economiche e religiose. L’obiettivo è quello di far diventare il Mediterraneo uno dei luoghi dove sorgono i nuovi discorsi e i nuovi paradigmi dell’umano del cambiamento, dove la cultura dell’incontro e la civiltà del dialogo siano il piano regolatore urbano umano. Una seconda tappa del progetto sarà la nascita sull’isola di Pantelleria di un Presidio di preghiera.