[8×1000] Il sostegno al CAV di Castelvetrano: volontarie in prima fila per la vita

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Donne che aiutano altre donne, accompagnandole nella loro gravidanza. O anche sostenere, senza lasciarle sole, coloro che, per la prima volta e senza volerlo, si trovano ad affrontare la gravidanza, con un pensiero all’aborto e l’altro alla voglia di diventare madri. Il loro è un lavoro silenzioso, dietro le quinte, ma determinante. Sono le volontarie del Centro Aiuto alla Vita (CAV) di Castelvetrano che ogni settimana accolgono future mamme e sostengono chi ha già avuto un bambino. Il loro impegno si fa testimonianza di gioia e felicità, «perché ogni bambino che nasce è una nuova vita che splende», raccontano.

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Chi diventerà mamma e chi già lo è sono donne in cammino, quel percorso che li vede insieme alle volontarie che trovano il tempo di dedicarsi agli altri.Vite familiari, impegni professionali non frenano il servizio di chi è pronta ad aiutare le altre donne. «Noi entriamo in contatto con giovani che sono tentate di interrompere la gravidanza – spiega Anna Titone, una di loro – così ci troviamo a dialogare e a far capire che loro non rimarranno mai da sole». C’è il sostegno psicologico ma c’è anche quello materiale.

Al volontariato si abbinano i fondi dell’8×1000 che la Diocesi di Mazara del Vallo mette a disposizione anche del Cav di Castelvetrano per l’acquisto di tutto ciò che serve per il bambino e la mamma. E non solo: «Molte associazioni, scuole, farmacie e singoli privati ci fanno donazioni liberali che ci permettono di aiutare le famiglie delle donne che partoriscono», racconta ancora Anna Titone. Il Comune ha fatto anche la sua parte, concedendo i locali dell’ex mercato ittico come sede dell’associazione.

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