[A TU PER TU] La cura con le erbe: Tarassaco e Bardana, i rimedi per la circolazione in estate

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Buongiorno, sono una vostra lettrice di Castelvetrano e come di consueto, nel periodo estivo, inizio a soffrire di problemi circolatori alle gambe. Premetto che non sono propensa al facile utilizzo dei farmaci e vorrei consigli su come poter intervenire sul mio problemi con dei metodi privi di effetti collaterali e che prevedano dei costi modesti.

Maria Di Stefano, Castelvetrano

Signora Di Stefano, in questo tipo di patologie bisognerebbe giocare di anticipo. La gente ci pensa quando il disturbo si manifesta. Invece è utile la prevenzione, per evitare di trovarsi di fronte all’emergenza. cosa fare? Innanzitutto, mettere da parte tutti gli alimenti che appesantiscono la funzione dei reni e del fegato. come ad esempio: caffè, alcolici, insaccati, scatolame, formaggi, bevande gassate, rosticceria. Poi utilizzare delle erbe che servono a favorire l’eliminazione delle tossine. come il tarassaco, la bardana, il boldo, il cardo mariano. A queste erbe è opportuno associare delle erbe che migliorino il tono delle pareti dei vasi sanguigni, che nelle persone che soffrono di problemi circolatori hanno perso elasticità.

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Questi sono: il rusco, l’hamamelis, l’ippocastano, il meliloto. Tutte le erbe qui citate si possono trovare in una comune erboristeria. la cura con queste erbe va praticata quotidianamente per almeno due mesi consecutivi, perché il corpo ha bisogno di tempo per eliminare tutte le sostanze che lo appesantiscono e che sono il frutto di un regime di vita poco attento alla salute. come utilizzare le erbe per la cura dei problemi circolatori in genere? Le erbe differenti tra loro – semi, radici, foglie o fiori – vanno preparate secondo modalità differenti. Il tarassaco e la bardana, dei quali si utilizza la radice, si preparano così: versare in un litro di acqua oligominerale due cucchiai da minestra di radice, portare a ebollizione, cuocere a fiamma bassa per dieci minuti, poi spegnere il fuoco e filtrare dopo altri dieci minuti.

Il decotto così preparato va conservato in un termos oppure in frigorifero per evitare che fermenti e consumato nell’arco delle 24 ore. Per i fiori e le foglie, invece, si porta a ebollizione l’acqua, si spegne il fuoco, si aggiungono le parti più tenere della pianta, si copre e si filtra dopo un tempo che varia tra i 5 e i 10 minuti. Le erbe indicate si trovano in commercio anche sotto forma di compresse o di estratti idroalcolici. Sono sicuramente di più veloce utilizzo rispetto alle erbe da preparare in tisana, ma hanno dei costi molto più elevati. Il principio attivo è, comunque, presente anche in questi prodotti commerciali.

Silvia Stassi, erborista per Condividere

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