[ANNIVERSARIO] Marsala, in contrada Ciancio la parrocchia compie 50 anni

0

Come nasce una chiesa? Perchè viene edificata? Siamo così abituati ad avere le nostre chiese lì, testimoni della storia e dei secoli a volte, che non è poi così scontato chiedersi come e perchè si è edificata una chiesa, chi l’ha voluta? Per quale ragione? Con quali sacrifici, tempi di costruzione? Le abbiamo da sempre le nostre chiese, e siamo abituati a esse, ma non sempre è così. Nel caso della parrocchia Maria Ss. Madre della Chiesa le cose stanno diversamente, perché la nostra chiesa è giovane e quest’anno festeggia i suoi primi 50 anni.

La contrada Ciancio è un territorio molto vasto di Marsala e fino a 60 anni fa non aveva una chiesa. In questo territorio una maestra delle scuole elementari, la signora Michelina Melograni, vive insieme a suo marito e a sua cognata Emma. Le due donne sentono l’esigenza di un posto dove riunirsi a pregare; ne parlano con monsignor Linares, amico di famiglia. L’occasione di trovare un posto arriva quando una donna lascia una piccola casetta in dono alla chiesa. Questa piccola casa sarà il primo nucleo dell’attuale parrocchia, 100 sedie per 100 persone e dentro una stanza si comincia a celebrare la messa. Per realizzare la chiesa, però, servono i soldi. Dove trovarli?

VEDI LE FOTO

La signora Melograni e sua cognata si mettono a lavoro, chiedono soldi a tutti gli esercizi commerciali della città, si inventano le lotterie, le pesche di beneficenza. Ma tutto questo non basta. Si rivolgono alla classe dirigente della città, della Regione. La signora Melograni si reca a Palermo per chiedere finanziamenti per la costruzione di una chiesa a Ciancio. La prima pietra viene posta il 10 ottobre del 1966; il 6 dicembre del 1970 si dedica il nuovo tempio a Maria Santissima Madre della Chiesa. Dal 1970 la parrocchia ha vissuto tanti momenti. La nascita dei cori per la novena di Natale: i fedeli venivano richiamati col suono prodotto da un bastone contro le bombole vuote; le campane sono arrivate soltanto nel 2005. Poi si è iniziato il catechismo.

Il primo sacerdote assegnato alla parrocchia è stato don Giuseppe Sammartano, poi don Sergio De Vita, don Vincenzo Greco che avviò i lavori per rinnovare gli interni della chiesa. L’attuale parroco è don Giacomo Putaggio che, con grande gioia ed entusiasmo, porta avanti una bellissima ma soprattutto fruttuosa pastorale. La guida di sacerdoti che in un lungo arco temporale hanno potuto lavorare per la crescita della comunità parrocchiale ha lasciato i suoi frutti. La chiesa che si presenta oggi ai nostri occhi, è una struttura semplice e moderna con un oratorio interno e uno esterno, una biblioteca per bambini. Inoltre vengono portati avanti un progetto nido, classi di catechismo, coro, diversi gruppi che ogni anno organizzano una grandiosa festa in onore della Madonnina.

Ma la cosa più bella che si sente subito entrando nella chiesa di Ciancio è la bellezza della sua comunità. Una comunità volenterosa, grata, presente, attiva, fedele, gioiosa, accogliente; una comunità in crescita, in continuo movimento, che lavora insieme per dare non solo un bell’aspetto alla sua chiesa, ma anche un suo buon profumo. Ciancio ha voluto la sua parrocchia, la vive come casa che accoglie, come posto dello spirito, i parrocchiani hanno fatto la storia di questa piccola grande chiesa, e la sua Madonnina sta lì a proteggerli sotto il suo manto materno.

Matilde Treno per Condividere

© RIPRODUZIONE VIETATA

Scrivi una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here