Sarà il «Festino del mare e delle messi», con un omaggio – per la prima volta – ai migranti, «protagonisti drammaticamente attuali della storia del nostro grande mare antico», quello che si apre a Mazara del Vallo, nel tradizionale appuntamento annuale con le celebrazioni legate al Santo Patrono della città. Il programma liturgico e culturale quest’anno è stato arricchito da alcune iniziative d’intrattenimento (come la Notte Bianca) e il ritorno dei giochi pirotecnici sia al termine della processione notturna che quella in mare, grazie alla collaborazione tra la Diocesi e il Comune.
Il Festino, dunque, commemorerà il Santo Patrono: «Quest’anno il giovane Martire ci ricorda che il tempo è un dono prezioso da impiegare nel fare il bene, testimoniando la nostra capacità di accoglienza, di dialogo e di condivisione» ha detto il Vescovo monsignor Domenico Mogavero. Da qui il richiamo del Vescovo alla recente visita del Papa a Lampedusa, «che ha illuminato di speranza il Mediterraneo, confermando la vocazione della nostra terra a essere ponte di incontro tra le genti che vivono su queste sponde. San Vito, che attraversò da esule il nostro mare per sfuggire alla persecuzione paterna, interceda presso Dio perché queste acque affratellino i popoli nella luce di Dio e invochi sulla nostra città le più abbondanti».
Nell’ambito del festino, come già lo scorso anno, sarà messo in scena il corteo a quadri viventi sulla vita del Santo: «Il nostro gesto scenico – ha spiegato il direttore artistico Giovanni Isgrò – tende ad offrire alla comunità raccolta il bisogno di una rinascita interiore attraverso i performer del gruppo “Quelli di Santa Veneranda”, uniti in un desiderio di Comunità misticamente totale. “Ingenuo” sarà pertanto lo stile , ossia elementare e cioè puro, umilmente addossato all’Archè, laddove per Archè intendiamo l’immagine di Cristo con la sua sofferenza e l’energia rivitalizzante della sua resurrezione. Per questa ragione faranno una pur breve, quanto simbolica, apparizione alcuni migranti africani come tragica attualizzazione della sofferenza di Cristo rinnovata in Vito, Modesto e Crescenza in fuga, attraverso il mare, dalla violenza del potere».
Il Festino inizierà mercoledì alle 18 con l’annuncio del Festino col corteo che da piazza della Repubblica arriverà alla chiesa di Santa Teresa (San Vito in Urbe). Alle 19,30 il trasporto del simulacro in argento di San Vito dalla chiesa di San Michele alla chiesa di Santa Teresa. Giovedì alle 3,30 processione notturna col trasporto del simulacro dalla chiesa di Santa Teresa alla chiesa di San Vito a mare. Al termine della processione, benedizione delle reliquie, discorso del Vescovo e giochi d’artificio. Alle 9 nella chiesa di San Vito a mare, il Vescovo presiederà la celebrazione Eucaristica. Alle 18 gemellaggio tra le sezioni di Carini e Mazara del Vallo dell’associazione nazionale “Marinai d’Italia”. Alle 18,30 corteo festivo e sacra rappresentazione storico-ideale a quadri viventi lungo il percorso che partirà dalla chiesa di San Vito a mare per raggiungere piazza della Repubblica, con tappa all’altezza di piazza Mokarta per la cerimonia di consegna delle chiavi della città al Santo. Alle 21,30 in piazza della Repubblica sacra rappresentazione de “Il Mistero di San Vito”. Sabato alle 19 solenne Pontificale in Cattedrale presieduto dal Vescovo. Domenica (25 agosto) alle 17,30 la processione del simulacro con l’imbarco (in piazzale G.B.Quinci) sul peschereccio. Durante la giornata di domenica saranno celebrate messe alle 9 e alle 11 nella cattedrale «Ss Salvatore». A mezzanotte giochi d’artificio.
(Le foto di questo servizio sono di Filippo Serra)