Il Consiglio diocesano dell’Azione Cattolica ha rinnovato il proprio “sì” all’associazione, con una Veglia in occasione della festa dell’adesione sul tema “A vele spiegate”. «Viviamo con spirito di gratitudine questo momento povero che l’AC diocesana sta attraversando. Una povertà che raccogliamo come deserto seguendo la via che il Signore ci indica. Proponiamo la tessera come segno di testimonianza ad una fede associativa continuando in questo cammino con grande umiltà davanti a Dio e agli uomini. Un’umiltà, però, che non diventi smarrimento perché siamo consapevoli che Dio verrà nella sua gloria a tirarci fuori dalle nostre paure», ha detto don Nicola Patti.
Nel suo intervento la Presidente diocesana Enza Luppino ha ribadito: «L’uomo per natura non va in letargo e quindi siamo qui. Come laici di AC siamo chiamati ad esserci con ciò che possiamo fare, con i nostri piccoli o grandi talenti. Il nostro è un “sì” di coerenza, di adesione viva. La tessera è un modo per dire “eccomi noi ci siamo”».
Un saluto particolare lo ha voluto dare don Pino Biondo, assistente unitario dell’AC diocesana: «Ho deciso oggi di essere qui, nonostante tutto, perché l’Azione Cattolica, specialmente quest’anno particolare, mi ha dato un segno di speranza. Vedere che c’è un gruppo di persone che si riunisce, nonostante le difficoltà, per portare avanti il proprio cammino associativo mi riempie di tanta gioia. Lasciamoci guidare sempre dallo Spirito Santo che aleggia in noi. Buon cammino associativo».