Dopo l’incontro formativo foraniale che il Vescovo Domenico Mogavero e don Nicola Patti, Direttore dell’Ufficio diocesano catechistico hanno proposto il 14 ottobre scorso nella nostra parrocchia, don Elkin ha stimolato il gruppo catechiste a mettersi in moto per le iscrizioni alla catechesi di iniziazione cristiana; in particolare secondo il nuovo orientamento dato in Diocesi: con le famiglie, nelle famiglie, per le famiglie. Spontaneamente è venuta l’idea di farci presenti con un avviso nelle scuole elementari, magari all’uscita incontrando i genitori che vanno a prendere i loro figli…e poi, un’altra idea: «Diamo una giornata di termine iscrizioni che sia anche un’occasione di incontro per le famiglie!». Ed è lì che è venuta fuori la parola “Open day” della parrocchia e questa è stata la ‘svolta energetica’ che ha fatto partire il coinvolgimento di tutti: l’Open day è un evento comunitario della parrocchia e non di un solo gruppo.
Questo è nato dall’esigenza di far conoscere i nuovi percorsi di iniziazione cristiana (particolarmente dopo tutto il tempo della pandemia che ha un po’ chiuso o limitato l’accesso alle attività parrocchiali e ancora oggi va affrontato con molta prudenza). L’Open day ha avuto come obiettivo o caratteristica di farci conoscere dalle famiglie che hanno bambini da avviare nella formazione cristiana, ma è stato immediatamente da tutti percepito che il soggetto di questa azione pastorale doveva essere la comunità e non solo il gruppo delle catechiste.
Come ci ha detto poi don Elkin «questo evento è frutto di una intuizione che è stata poi accolta e sostenuta col coraggio di tanti e così tutti i gruppi pastorali si sono resi presenti». In modo gioioso e animato le famiglie hanno potuto incontrare persone e luoghi della parrocchia venendo a conoscere le testimonianze e i racconti di ciò che si fa in questa comunità e di ciò che i luoghi e gli oggetti trasmettono al cuore di chi li vive, facendo, ascoltando e guardando. L’avvio del pomeriggio, dopo la prima accoglienza, è stato realizzato in chiesa con le parole del nostro amministratore parrocchiale don Giacomo Putaggio, del nostro diacono Mimmo Errante Parrino e l’accompagnamento musicale e canoro del nostro coro.
Con una mappa dei luoghi consegnata all’entrata, i bambini con i loro genitori sono poi andati a cercare la cappellina, l’aula liturgica, la sacrestia, l’ufficio del parroco, la sala incontri, il centro d’ascolto, la stanza Colibrì, la stanza laboratorio, le salette incontri, il guardaroba solidale, il banco alimentare, il salone grande , la palestra e il campetto e, soddisfatti, hanno potuto gustare anche la gioia di cantare insieme con il coro una parola che sgorgasse dal loro cuore: Gesù!.
Certamente possiamo dire (anche perché già abbiamo visto e detto in che cosa siamo stati mancanti e ciò che si potrà migliorare) che non c’è stato nulla di perfetto in ciò che abbiamo fatto come comunità, ma sicuramente c’è stato un ‘mirabilia Dei’, un miracolo e cioè che la parte ‘imperfetta e mancante’ che ciascuna persona e ciascun gruppo ha messo in gioco si è armonizzata in modo meraviglioso con le altre parti e nell’insieme si è potuto vedere e godere l’Opera dell’artista, Dio, che ci ha riuniti ed uniti per offrirsi, anche attraverso di noi, accogliente, gioioso, strada di vita e di comunione per tutti.
Questo sarà lo stile che caratterizzerà l’accompagnamento delle famiglie per l’iniziazione cristiana dei loro figli, con un’equipe formata da me, don Elkin, una giovane, tre catechiste e tre coppie (che fino ad ora accompagnavano i percorsi per i fidanzati). Abbiamo iniziato a chiamarci ‘animatori/animatrici’ dei gruppi famiglia per l’iniziazione cristiana, il percorso che già stiamo avviando vede la formazione di due gruppi non numerosi ma che già presentano diverse esigenze e possibilità di incontrarsi. Per tutti è proposto un pomeriggio di incontro unitario mensile.
suor Luisa Bonforte