CATERINA CHINNICI
È così lieve un tuo bacio sulla fronte
(edizione Mondadori)
2014 | pagg. 200 | 17 euro
Caterina Chinnici, figlia del giudice Rocco, ricorda in questo libro la figura del padre. Rocco Chinnici è morto un giorno di fine luglio del 1983, vittima di un’autobomba, la prima che colpiva un magistrato. Il giudice fu ucciso perché capì che la mafia non si combatte da soli e per questo volle costituire un “pool” di inquirenti: a farne parte chiamò accanto a sé alcuni giovani magistrati, tra loro c’erano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Rocco Chinnici fu anche il primo magistrato ad andare nelle scuole, perché aveva compreso il valore dell’educazione alla legalità. A distanza di trent’anni, lo scempio omicida di cui fu vittima appare ancora più oltraggioso. A Palermo il 29 luglio fa caldo, le scuole sono chiuse, le spiagge di Mondello sono affollate e solo in pochi sfidano la calura e la retorica ufficiale per ricordarlo. Lo fa la figlia in questo libro: esce dal silenzio una donna che ha scelto la magistratura per seguire l’esempio del padre. Un padre che parlava poco, ma quel poco bastava. «La cosa peggiore che possa accadere è esser ucciso. Io non ho paura della morte e, anche se cammino con la scorta, so benissimo che possono colpirmi in ogni momento. Spero che, se dovesse accadere, non succeda nulla agli uomini della mia scorta. Per un magistrato come me è normale considerarsi nel mirino delle cosche mafiose. Ma questo non impedisce né a me né agli altri giudici di continuare a lavorare».
Caterina Chinnici sarà ospite di “Librestate 2014” lunedì 21 luglio alle ore 21 nel piazzale antistante la chiesa di San Vito a mare a Mazara del Vallo.