Anche il museo diocesano di Mazara del Vallo ha aderito alla Giornata nazionale dei musei ecclesiastici che in Italia ha aperto le porte dei musei gratuitamente. L’iniziativa è dell’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, nata nel 1996 per contribuire alla istituzione, valorizzazione e conservazione dei musei religiosi d’Italia. Oltrepassare la soglia di questi musei vuol dire vincere un pregiudizio; lasciarsi sorprendere da ciò che questi luoghi conservano ed espongono; ricomporre significativi frammenti della storia personale e collettiva, materiale e immateriale, che il patrimonio di arte sacra racconta. Dalle 11 alle 13 di sabato 2 marzo il museo diocesano di Mazara del Vallo è rimasto aperto per le visite.
La Giornata dei musei ecclesiastici è stata l’occasione per il museo di Mazara del Vallo di presentare il calendario di iniziative culturali. A partire da quelle legate all’Anno Costantiniano: nel 313 d.C., infatti, l’imperatore Costantino promulgò l’Editto di Milano con cui la religione cristiana diveniva lecita, ponendo di fatto fine ad un lungo periodo di feroci persecuzioni. Il museo guidato da Francesca Massara partecipa ad un ampio percorso progettuale condiviso, ispirato al tema costantiniano nel suo significato originario e alle sue conseguenze per la storia del cristianesimo, anche in relazione alla contemporaneità. «La speciale vocazione dei musei ecclesiastici è proprio il rapporto privilegiato con il territorio di appartenenza, non solo come irrinunciabile memoria di fede, ma anche come potenzialità, ossia come fulcro e centro propulsore di attività che guardano al futuro, attraverso la conoscenza della nostra vera identità storica e culturale – spiega la direttrice Francesca Massara – l’anno 2013 ci vedrà impegnati in una seria di importanti attività scientifiche, formative, didattiche e culturali in senso ampio. Sono in programma mostre, scambi di opere d’arte, ospitalità di singole opere ed iniziative di speciale valorizzazione del nostro patrimonio».
LA RETE “AMEI SICILIA” – Il museo di Mazara del Vallo fa parte della rete “Amei Sicilia” che mette insieme i musei ecclesiastici di Agrigento, Trapani, Mazara del Vallo, Monreale, Alcamo, Caltagirone, Piazza Armerina, Caltanissetta, Acireale, Palermo, Noto, Catania. Infine una particolarità: i “musei cancellati” sono quelli che vanno sotto l’aggettivo di “ecclesiastici”, ovvero musei diocesani, Cattedrali, chiese, Confraternite disseminati lungo l’intera Penisola, da nord a sud, isole comprese. Un immenso patrimonio che ai più è del tutto ignoto, scarsamente segnalato dalle guide turistiche delle città.