[ESTATE 2019] Il Grest in Cattedrale, oltre il gioco le prove simulate salvavita

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Dal 10 giugno nella Cattedrale di Mazara del Vallo è iniziata la “Grande Estate” per i ragazzi e bambini dagli 8 ai 12 anni. Ogni anno la parrocchia apre il cancello a questo evento ludico-educativo, e per 3 settimane, i ragazzi divisi in 6 squadre gareggiano con il coraggio, la tenacia, la libertà, l’impegno, la fedeltà e la fede per potersi: “Mettere in gioco perché la vita è una cosa seria”.

Questa tematica di fondo 2019, è un invito a non dimenticare mai queste 6 qualità che li portano a crescere nell’umanità senza paura, e con la voglia gioiosa di andare sempre avanti anche quando sorgono le difficoltà della vita. Centoventi ragazzi e trenta animatori, hanno vissuto questa esperienza “Grest” con molto entusiasmo, partecipando ad attività laboratoriali straordinarie e a moltissimi giochi. Quest’anno il Grest è andato oltre… il Grest, perché essi hanno davvero compreso il suo significato, partecipando ad un laboratorio veramente unico, con prove simulate di divulgazione e manovre salvavita detto propriamente RCP (Rianimazione Cardio Polmonare).

Ai ragazzi è stato permesso di condividere e conoscere il suo messaggio: «Che tutti insieme possiamo salvare delle vite». Questi agendo da moltiplicatori della RCP possono diffonderne la “cultura”, intervenendo con i gesti giusti e permettendo di maturare nel futuro un beneficio comune ed utile per loro e per gli altri, perché «salvare una vita si può ed è un gioco da ragazzi». Un sentito ringraziamento va al parroco don Edoardo Bonacasa, al dottor Giuseppe Castelli che, insieme all’equipe dei soccorritori dell’associazione “Misericordia” di Partanna, hanno voluto, promosso e sostenuto il suo grande valore. Infine, e non per ultimi sentiti ringraziamenti vanno, alle insostituibili figure nelle persone degli animatori, catechisti e collaboratori. Loro donando il proprio tempo al progetto, rendendo feconda questa intensa esperienza, condivisa dall’immancabile gioia, partecipata ed alimentata dal sorriso di tutti i ragazzi e bambini del “Grest”.

Gabriella Calamusa per Condividere

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