Comandante Vincenzo Cascio, sicurezza e prevenzione. Quali sono i primi risultati della campagna “Mare Sicuro” nel tratto di costa da Selinunte a Mazara del Vallo?
«Come ogni anno, la Guardia Costiera di Mazara del Vallo è impegnata nel periodo estivo in un’intensa attività di vigilanza e controllo finalizzata a garantire il rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari poste a tutela della sicurezza dei bagnanti e dei diportisti. Come l’anno scorso, anche quest’anno è stato segnato dalla pandemia da Covid-19 e questo, si comprende, ha richiesto particolari attenzioni e precauzioni da parte del personale preposto ai controlli, ma non ha limitato l’efficacia degli interventi sia in mare che lungo le nostre spiagge. I controlli si sono ovviamente concentrati sulla verifica del rispetto, da parte dei concessionari di stabilimenti balneari, delle disposizioni della vigente Ordinanza di sicurezza balneare, tra cui il regolare servizio di assistenza ai bagnanti. Tutti gli stabilimenti insistenti negli arenili dei Comuni di Mazara del Vallo, Castelvetrano e Campobello di Mazara sono già stati controllati almeno una volta e saranno soggetti a ulteriori controlli nel corso della stagione. A oggi, sono state accertate tre infrazioni amministrative per un totale di circa 4.000 euro di sanzioni. Un fenomeno, purtroppo diffuso in tutto il Paese, e che la Guardia Costiera da sempre opera per arginare, è quello dei cosiddetti “furbetti dell’ombrellone” che, privi di concessione demaniale, occupano abusivamente interi tratti di spiaggia libera con distese di ombrelloni e lettini da noleggiare a ignari avventori».
Comandante, lei è prossimo al trasferimento. Che bilancio si sente di tracciare della sua esperienza vissuta qui a Mazara del Vallo?
«A Mazara del Vallo ho trascorso nel ruolo di Comandante della Capitaneria di porto due anni tra i più intensi e colmi di soddisfazione delle mia vita professionale. Ho avuto la fortuna di un equipaggio competente, leale e motivato, che quotidianamente ha svolto e svolge il proprio servizio a favore della collettività, di coloro che lavorano e vivono sul mare. Mi ritengo, poi, particolarmente fortunato ad aver stretto con la Prefettura di Trapani, con i Comuni di Mazara del Vallo, di Castelvetrano, di Campobello di Mazara e di Petrosino, con l’Amministrazione Regionale, con la Procura della Repubblica di Marsala e con le forze di polizia nonché con la Croce Rossa e le associazioni di volontariato operanti sul territorio un rapporto di proficua e leale collaborazione istituzionale, nel perseguimento del pubblico interesse. Per i porti di Mazara del Vallo e di Marinella la Capitaneria ha inoltre redatto, d’intesa con le amministrazioni comunali interessate, il piano di gestione e di raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi. E poi l’aspetto della tutela dell’ambiente marino e costiero, nonché della corposa attività di vigilanza e controllo della filiera della pesca a tutela della risorsa ittica e del consumatore finale».
Di questo periodo da Comandante a Mazara del Vallo c’è un particolare momento che ricorda con più emozione?
«L’arrivo a Mazara del Vallo ha avuto per me il sapore e l’emozione di un ritorno a casa. È qui a Mazara del Vallo che, dopo aver frequentato l’Accademia Navale, ho iniziato la mia esperienza professionale sul campo, imparando molto sia dai colleghi più anziani che mi hanno trasmesso tanto, sia dal confronto con armatori e utenza. Da qui è iniziata anche la mia vita familiare. L’emozione più grande vissuta in questi due anni rimane il ritorno a casa dei due pescherecci “Medinea” e “Antartide”. Sono momenti impossibili da dimenticare e che porterò con me lasciando Mazara del Vallo».
Max Firreri