Una pubblicazione che racconta le edicole votive e i percorsi urbani di Mazara del Vallo. Minima sacra. Edicole votive e percorsi urbani a Mazara del Vallo è il testo – a cura di Francesca Massara – edito da Grafiser, presentato presso il salone della Fondazione San Vito Onlus (che ha sostenuto la pubblicazione). L’agile pubblicazione conclude un lungo percorso, iniziato l’anno scorso con la manifestazione “Minima Sacra. Arte e devozione nella Diocesi di Mazara del Vallo”, accompagnata da una importante e significativa mostra al Museo Diocesano.
«Si è voluto, con questo volume, – spiega Francesca Paola Massara, direttore del Museo diocesano – condividere i risultati di un attento percorso di ricerca. I gruppi di studio hanno compiuto un lavoro capillare di indagine sul territorio, recuperando dati e notizie sulle Sacre Edicole della città, componendo una valida opera catalografica e realizzando un’adeguata campagna fotografica. I saggi introduttivi sono necessaria premessa che fornisce adeguata chiave di lettura al valore del recupero della sacralità del quotidiano».
Il percorso, che assume anche valore didattico e di catechesi, fa emergere la forte relazione tra arte, culto e devozione popolare, nelle sue espressioni più peculiari. «Le sacre edicole che punteggiano il territorio urbano – dichiara Vilma Angileri, presidente della Fondazione San Vito – non sono solo opere della fede ma, attraverso la devozione a Cristo, Maria e ai Santi, costituiscono valori comuni e costruiscono l’identità della nostra città. Sotto tale forma, possono essere vissute da ciascuno come bene collettivo».

La piccola guida nasce dall’idea che il senso di cittadinanza e di appartenenza passa anche attraverso la conoscenza del territorio in cui si vive. Solo così può avvenire il recupero della memoria ed il sentimento di custodia della città.

Durante il percorso di preparazione del volume, è stata anche svolta un’attività didattica coi ragazzi che frequentano il centro “Voci del Mediterraneo”: cristiani e musulmani insieme hanno disegnato coi colori a matita – guardando le foto – le edicole votive, con una lettura e uno studio su ognuna di loro.