Tre eventi che interessano la Chiesa locale e la progettualità pastorale: il prossimo Sinodo dei Vescovi sul tema della famiglia, il V Convegno ecclesiale che si svolgerà a Firenze nel novembre 2015 e la visita pastorale del prossimo anno. Sono queste le tre linee guida del nuovo Piano pastorale che il Vescovo ha presentato ai fedeli al termine della celebrazione liturgica di San Vito – patrono di Mazara del Vallo – nell’omonima chiesa. Il Vescovo, citando l’esempio della doppia dinamica già assunta nel Piano pastorale 2013-2014 e cioè la prospettiva esodale e quella sinodale, ha ribadito come il tema della famiglia può essere affrontato sotto i due aspetti: «Sotto il profilo esodale è necessario uscire da una visione scontata e stantia della famiglia, ferma a una distinzione e attribuzione di ruoli non più in linea con i nuovi modelli di vita e di relazioni intrafamiliari. E rendersi conto di questo e far consapevoli le nostre realtà parrocchiali e aggregative non è una fatica da poco; ma è necessario muoversi in questo senso per poter approntare, al positivo, quelle metodologie e strategie di intervento che possono contribuire efficacemente a rivitalizzare una vocazione e un ambito di vita che soffre l’emarginazione sociale, la debolezza valoriale, la desertificazione morale e la conseguente insignificanza per la vita personale e sociale e per l’esperienza di Chiesa sul piano educativo e della promozione umana e spirituale. Per la prospettiva sinodale, invece, bisogna guardare avanti e individuare nuovi cammini, pensando a scelte e progettualità che ridiano centralità alla famiglia».
Dunque la famiglia al centro del prossimo Piano pastorale. Ma il Vescovo ha parlato anche del nodo delle migrazioni «per liberarlo dalla marginalità pastorale e dalla episodicità emergenziale nella quale viene solitamente relegato, prendendo spunto dalle prime indicazioni date in preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze». «Bisogna valutare il fenomeno migratorio quale elemento stimolante verso un nuovo umanesimo » ha detto il Vescovo. La visita pastorale, al via il prossimo anno, ultimo elemento: «In vista della mia visita è necessario uno specifico itinerario di catechesi con il quale riproporre il peculiare ministero del Vescovo in rapporto alla comunione all’interno della Chiesa locale e anche alla comunione tra le Chiese. Rinnovare la parrocchia in prospettiva missionaria non sminuisce affatto il ruolo di presidenza del presbitero, ma chiede che egli lo eserciti nel senso evangelico del servizio a tutti».