[IL RICORDO] #50annidonmimmo, Brugnò: «L’emozione di quel giorno vissuto 50 anni fa»

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La mia conoscenza con monsignor Domenico Mogavero è strettamente collegata alla mia appartenenza all’azione cattolica italiana. Studente liceale, ormai prossimo alla maturità, vi aderii partecipando alla vita dell’Associazione esistente presso la parrocchia della Cattedrale di Palermo. Erano gli anni immediatamente dopo il Concilio Vaticano II e l’AC si era data un nuovo Statuto, strutturato in senso unitario, per essere più aderente allo spirito e ai valori conciliari. L’Associazione mirava così a un’integrazione tra i vari settori per un mutuo scambio di esperienze e di valori.

Erano anni ricchi di fermenti e di proficuo confronto generazionale. In tale contesto ebbi modo di conoscere miei coetanei e anche persone adulte, che certamente arricchirono la mia esperienza cristiana. Tra queste ultime un ruolo importante per me lo ricoprirono i coniugi Vincenzina e Antonio Mogavero, i genitori del Vescovo, due persone di profonda spiritualità, che contribuirono non poco alla mia formazione cristiana e umana, sia con lo scambio esperienziale, sia con l’esempio della vita.

Certamente è stata la famiglia la prima scuola di santità e di formazione per il futuro Vescovo. Del gruppo parrocchiale facevano parte anche i fratelli Gioacchino e santino. Posso dire che la famiglia Mogavero, nel suo piccolo, realizzava i principi animatori del nuovo statuto. Dopo un po’ di tempo conobbi anche il maggiore dei fratelli, Domenico, di un paio d’anni più grande di me, che frequentava gli ultimi anni del Seminario arcivescovile ed era dunque prossimo a ricevere l’Ordine sacro.

L’Associazione visse con grande partecipazione, soprattutto spirituale, la duplice ordinazione, prima quella diaconale e, successivamente, quella presbiterale. Era per me la prima volta che avevo modo di partecipare a tali solenni riti, da me vissuti anche con grande coinvolgimento emotivo. È scolpita nella mia memoria l’immagine della cara signora Vincenzina, che baciava commossa le mani di suo figlio appena unte col crisma. ricordo pure perfettamente la celebrazione della prima messa in cattedrale del novello sacerdote, nel pomeriggio di quello stesso giorno. I rapporti con monsignor Mogavero si fecero più frequenti e regolari quando io entrai a far parte del Consiglio Diocesano di AC, assumendovi diverse responsabilità, e vi ritrovai don Mimmo, che era stato chiamato a far parte del collegio degli Assistenti diocesani dapprima per l’ACR e, successivamente, come Assistente unitario.

LA TESTIMONIANZA VIDEO

In quella sede ho avuto modo di trarre tesoro dei sapienti contributi da Lui offerti al Consiglio. A me, quando assunsi l’incarico di Presidente diocesano, non fece mai mancare il suo sostegno amicale e la sua saggia guida. Grande è stata la gioia da parte mia e del consiglio e della Presidenza tutta di AC nell’accogliere la notizia della nomina, nel 2001 a sottosegretario della conferenza episcopale italiana. Ma ancora maggiore la gioia per la nomina, qualche anno dopo, a Vescovo di Mazara del Vallo, una diocesi che incarna in sè tra i suoi carismi quello dell’accoglienza e della mediazione culturale, valori perfettamente consoni alla cultura e alla formazione del suo pastore.

Al mio amico monsignor Mogavero l’augurio di progredire sempre nel cammino di santità intrapreso e di continuare a essere fedele alla sua Sposa, la Chiesa mazarese, che Egli autenticamente ama.

Franco Brugnò per Condividere

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