[IL RICORDO] «Don Bellissima “padre” di tanti figli generati nella fede e nell’amore»

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Sono tanti i messaggi di cordoglio per la morte di padre Antonino Bellissima. «Si fa presto a dire Padre, ma esserlo davvero, e per tutta la vita, di migliaia di figli generati nella fede e nell’amore, è un’altra cosa. Ecco, padre Bellissima, lo è stato davvero». Lo scrive Maria Lisma. «Con mitezza ma con determinazione, lasciava una traccia in tutti quelli che gli si accostavano e in quelli che lui stesso, superando barriere e pregiudizi, andava a cercare, come fa un pastore, come fa un padre. C’era una porta, ma non segnava un confine. Era un invito a entrare, a farsi coraggio e aprire».

Padre Bellissima veniva chiamato, amichevolmente, “patruzzo”. «È stato sacerdote di ascolto e di azione, di preghiera e di lavoro, di mani giunte eppure laboriose. Dall’altare più sontuoso a quello più umile di tronchi intrecciati, ai piedi del Crocifisso, nel pane spezzato, è stato testimone di una fede realmente vissuta, nell’umiltà e nell’obbedienza. Ma è stato anche rivoluzionario e moderno, facendo propri dei metodi educativi che non lasciavano nessuno indietro». Così conclude la Lisma: «Ci mancherà la sua entusiasta saggezza».

Don Davide Chirco ha scritto sui social: «Grazie per tutto quello che mi hai insegnato, caro padre Bellissima! Grazie per avermi fatto innamorare dell’Unitalsi che hai servito per tanti anni e della quale sono tuo indegno successore come assistente spirituale». Padre Bellissima è scomparso proprio nel giorno del suo 69° anniversario di ordinazione sacerdotale (fu ordinato il 6 luglio 1952), «una data che oggi è posta come un sigillo su tutto quello sei stato».

Maria Lisma, padre Bellissima e Antonella Marascia.

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