Terrorismo e Islam, il VIDEO dei giovani della San Vito Onlus

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Dopo gli avvenimenti di Parigi e la diffusione del terrore, la società è come impazzita. I social network e i salotti pomeridiani in tv sono pieni zeppi di opinioni, ognuno esprime la sua senza ritegno ne riflessione. Con la disgrazia di diversi civili morti a Parigi e in Siria, la cosa spontanea da fare sarebbe raccogliersi nel silenzio e nella riflessione. C’è chi inneggia alla guerra e chi si scaglia contro la religione dell’Islam. Ma questi, riflettendoci, non pensano realmente alle conseguenze delle proprie parole, le hanno scritte, pubblicate o dette al vento, perché non hanno riflettuto. Non hanno pensato alle disastrose ripercussioni che ha la guerra sull’uomo, non hanno capito il disagio che provano le tante e buone famiglie musulmane, che hanno preso le distanze dall’Is.

 VEDI IL VIDEO CON I RAGAZZI DEL CENTRO “VOCI DAL MEDITERRANEO”

In questo video realizzato con le testimonianze dei giovani del centro “Voci dal Mediterraneo” della Fondazione San Vito Onlus, è opportuno ascoltare i giovani come me: Feres, Haifa, Charfeddine, Sirin, Manel, Hausem e Mohamed Ali, ragazzi musulmani che conducono una vita ordinaria e che si sono trovati spiazzati dai recenti accaduti. L’Islam, come tutte le altre religioni, professa la pace, la stessa parole e sinonimo di pace, come si può definire il terrorismo “islamico”? Il terrorismo non ha niente a che vedere con la religione e con Dio, come ci dice Papa Francesco. Questi ragazzi sentono il peso di qualcosa che non hanno mai fatto, si trovano giudicati per degli atteggiamenti che non gli appartengono. Tra le voci che vengono fuori dal video ci sono anche quelle di Mariangela e Veronica, due giovani cristiane, che non vogliono la guerra e auspicano una convivenza civile dicendo che il Cristianesimo e l’Islam hanno molto in comune, per prima cosa la pace.

mohamed

Dobbiamo per forza guardare al nostro passato, non sarebbe intelligente scatenare altri conflitti, la storia ci insegna che abbiamo già ferito gravemente la civiltà per scontri di potere durante le guerre mondiali, dovremmo avere coscienza e fare tutto ciò che possiamo per il bene del prossimo. La piaga dell’odio si fa sempre più profonda e si pensa poco al dialogo e troppo alle armi. Riflettiamo.

Alessandro Nocera

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