Limoni e arance biologici sono state consegnate alle monache benedettine di clausura del monastero San Michele di Mazara del Vallo. A consegnarle sono stati Salvatore Ardagna e la moglie Maria Anna Palermo, due fedeli di Salemi, in segno di riconoscimento verso le monache. Gli agrumi provengono, infatti, da un fondo agricolo di contrada Ulmi dove insiste la residenza estiva delle claustrali. Le monache, sino a poco più di 10 anni fa, durante il periodo estivo si trasferivano da Mazara del Vallo in campagna a Salemi. Ora il signor Ardagna continua a coltivare il fondo agricolo e i frutti, una volta raccolti, li consegna in parte alle monache a Mazara del Vallo. Ad accogliere i due coniugi è stata suor Giovanna Tranchida, 85 anni, originaria di Villagrazia di Carini: è entrata in convento a Palermo il 4 settembre 1952. Al monastero di Mazara del Vallo è entrata, invece, nel 1983.
