Il Festino di San Vito 2015 si caratterizzerà per il richiamo storico al ruolo avuto dai Normanni nella riscoperta della figura del giovane Santo Mazarese nell’ambito del processo di ricristianizzazione della Sicilia. La presenza del Gran Conte Ruggero e della nobiltà normanna in una ambientazione scenografica urbana, con i luoghi deputati della festa addobbati con bandiere e gonfaloni riproducenti lo stemma degli Altavilla, esalta il senso della festa di quest’anno in onore del nostro Santo Protettore verso il quale si è sviluppata sin dall’VIII secolo in buona parte dell’Europa tanta devozione.
Elemento centrale del Festino, al di là delle cerimonie religiose, è il corteo urbano che viene aperto dal gruppo storico del “Tataratà” di Casteltermini che, come è noto, propone il combattimento fra Cristiani e Saraceni fino al trionfo della Santa Croce, e ancora, dai pellegrini medievali della via Francigena. Ma anche del gruppo di tamburi storici “ I Tamburi di Plutia”. Quest’ultima formazione annuncia l’incedere del Granconte Ruggero e del suo seguito (i figuranti provengono in buona parte dal Palio dei Normanni di Piazza Armerina). La sezione storica del corteo si conclude con il richiamo alla proclamazione di San Vito Patrono di Mazara del Vallo alla presenza dei Giurati della città e del Vescovo La Cava.
Al fine di valorizzare al meglio la parte storica, la seconda sezione del corteo è caratterizzata da una sintesi del tradizionale corteo a quadri viventi , anche se viene dato il giusto rilievo ai carri, in particolare quello della famiglia di Vito, Modesto e Crescenza in fuga e della reggia di Diocleziano. Davanti a questi carri sfila un dispositivo mobile sul quale sarà collocato il bel simulacro dell’Arcangelo Michele presente nella Chiesa Madre di Campobello di Mazara; anche in questo caso in ossequio alla tradizione normanna che, come è noto, da Mont Saint Michela San Michele al Gargano e oltre ha affidato a questo Santo un ruolo guida durante il percorso della riconquista cristiana del sud d’Italia e della Sicilia. Nel corteo anche il carro massimo con il simulacro di San Vito. L’allestimento scenico è a cura dell’associazione “Giardini d’Arte”, con la collaborazione di “Quelli di Santa Veneranda”.
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