I salemitani gli sono devoti perché, si racconta che, nel 1542 quando Salemi fu invasa dalle cavallette e gli abitanti si rivolsero a lui affinché liberasse la città. E il miracolo avvenne. San Biagio è compatrono della città, insieme a San Nicola di Bari e proprio in questi giorni si festeggia il Santo che salvò i salemitani dagli insetti. Oggi – come ogni 3 febbraio – vengono distribuiti, in suo onore, i pani benedetti: i cuddureddi, a forma di un piccolo anello che simboleggiano la gola di cui il Santo è protettore ma anche i cavadduzzi, pani artisticamente lavorati a mano dalle donne del quartiere in cui si svolge la festa, che ricordano il famoso miracolo delle cavallette. Tradizione e memoria che ruota attorno all’antico quartiere del Rabato, dove c’è la chiesa dedicata al Santo e dove alcune donne si riuniscono ancora per la realizzazione dei piccoli pani di San Biagio con un lavoro certosino.
LE MESSE
Le funzioni religiose, oggi, verranno celebrate nella chiesa di San Biagio alle 9, alle 10,30 e alle 18. Al termine di ogni funzione sarà possibile rendere omaggio al simulacro del Santo, ricevere la benedizione della gola e i tradizionali pani.
IL CORTEO
Oggi alle 16 si svolgerà il corteo storico sulla rievocazione del miracolo di San Biagio. Il corteo è organizzato con il patrocinio della Città di Salemi e dell’assessorato alla cultura, turismo e spettacolo ed è nato da un’idea di Rosanna Sanfilippo. Un corteo di nobili in abiti medievali, di tamburini e musici (partecipano anche i Tamburi aragonesi di Castelvetrano, l’associazione Emidance e l’artista Sciupè) che, partendo dal castello normanno-svevo, percorrerà le principali vie del centro storico di Salemi fino a raggiungere la chiesa dedicata al Santo ubicata nell’antico quartiere del Rabato.
LA MOSTRA
Ogni giorno (e sino a domenica 12 febbraio), dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, al castello di Salemi, si potrà visitare la mostra San Biagio in Italia. I luoghi, il culto, le feste, curata dell’Etnolaboratorio per il patrimonio culturale immateriale (EOLO) di Roma e patrocinata dal Ministero dei beni culturali. La mostra ha iniziato il suo tour per i luoghi di venerazione del Santo. Prima tappa italiana è stata in Salento, a Corsano (Lecce), in concomitanza con la festa patronale. Da Corsano è stata trasferita a Marano Equo (Roma), poi a Montegrosso Pian Latte (Imperia), successivamente a Caramagna Piemonte (Cuneo), e ora in Sicilia, a Salemi.
I LABORATORI
Sabato 11 e domenica 12 febbraio, dalle ore 10 alle 13, presso il castello di Salemi, si potrà assistere al laboratorio di preparazione dei piccoli pani votivi dedicati al Santo. L’ingresso è gratuito.