Si celebra oggi – 1° gennaio 2021 – la Giornata mondiale della pace. Ecco qui il Messaggio di Papa Francesco. Qui di seguito il contributo del Presidente di Rondine-Cittadella della Pace, Franco Vaccari, per il nostro mensile diocesano.
La pandemia Covid-19 ha prodotto profondi cambiamenti nel nostro quotidiano, tanti e tali che non riusciamo più a contarli. Nuove ostilità in genere, e poi, sullo scenario internazionale, sono state riportate aspre contese che rischiano di rimettere in discussione molti dei progressi sociali e di pace fatti negli ultimi anni. I due lockdown (marzo e l’attuale) hanno portato Rondine, come tutta Italia, alla clausura. Da noi le relazioni tra amici-nemici hanno retto in una situazione di shock assai diversa dagli altri soliti, forse più facili da superare… Questa situazione di allontanamento ha riportato ognuno di noi nella “propria tribù”, nel proprio spazio ristretto, alimentando al contempo l’idea di un nemico comune da combattere. Perchè vedere il Covid come “nemico comune”? Perchè sta alla base dello stesso inganno fabbricato dal concetto di nemico. Crediamo, infatti, di essere tutti uniti contro il nemico, ma è una unità fondata sulla paura e sul dolore. Mentre invece l’unità vera è fondata sulla visione, sul futuro, sulla serenità, su grandi desideri.
Ecco dove si crea l’inganno: l’unità falsa, farlocca, non fa affiorare alla coscienza i focolai di rabbia e dolore, due giacimenti che, se non sono ascoltati e accolti, alimentano odio, poi producono violenza e infine scoppia la guerra. Ecco quindi la proposta di Rondine che prende i giacimenti di rabbia e dolore e ne considera il loro potenziale rischioso per trasformarli in sviluppo. Nel Metodo Rondine, come ripeto sempre, il dolore e la rabbia non evaporano, quindi bisogna trovare una via non di fuga ma di trasformazione. Quando sarà finita la parte sanitaria della pandemia, dovremo fronteggiare l’emergere di quello che io definisco “il lato oscuro” del Covid-19, che oggi non vediamo bene: quello morale e spirituale. Il virus non è aggressivo solo sulle nostre cellule, ma ha infettato le nostre relazioni. Al cuore di Rondine e del suo Metodo, abbiamo posto la relazione, un big-bang energetico che contiene tutto il potenziale per la rigenerazione dell’umano. Lo scavo profondo su un qualsiasi tipo di relazione cambia la mentalità, rendendo capace di aprirsi al nuovo.
Di qui la mission di Rondine Cittadella della Pace: ridurre i conflitti armati nel mondo passando dentro la profondità delle relazioni. I giovani di Rondine imparano nel tempo una cosa: il cambiamento passa persino da un solo passo concreto, quello possibile che ognuno di noi può fare “in presenza” dell’altro. Possiamo sognare in grande, ma, per andare verso il sogno, ci aspetta un passo concreto, segno di volontà di pace. Abbiamo trovato vari vaccini per il Coronavirus: bene, ora dobbiamo trovare un “vaccino” che si fondi sull’educazione alla “differenza concreta” per arginare la guerra. Una volta finita la pandemia sanitaria, ci ritroveremo ad affrontarne i traumi sociali, quindi dovremmo stringere un rinnovato patto che rigeneri la fiducia nell’ascolto dell’altro in presenza, possibilmente non effimera. Il segreto di relazioni autentiche.
Franco Vaccari per Condividere
Presidente Rondine Cittadella della Pace, Arezzo