Prima ancora che ti raccontino la loro storia, quando li incontri, quello che più disarma è il loro sorriso e la loro serenità. «Non tutto è rosa e fiori» dicono sorridendo. Agostino Ricotta e Marie Christelle Masse lo scorso 25 ottobre hanno compiuto venti anni di matrimonio. È stata una festa che hanno trascorso insieme ai cinque loro figli. Indietro negli anni, a partire da come si sono conosciuti, la storia di Agostino e Marie Christelle è una bella pagina di amore. Proprio così, se si pensa che tutto è sbocciato a Medjugorje, nel 1995, quando Agostino e Marie Christelle si incontrarono per caso e iniziarono insieme il loro cammino di vita. «Io ero lì per un anno di servizio con le Comunità delle Beatitudini – spiega Agostino, siciliano, fratello di suor Maria Goretti – e durante una missione in Irlanda, ricordo, feci una novena a Sant’Antonio.
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Al ritorno a Medjugorje avvenne l’incontro con Marie Christelle e fu subito amore». Studentessa universitaria, Marie Christelle, aveva deciso di destinare un anno della sua vita al servizio del Signore. «Agostino era un volto noto per me, ci eravamo già intravisti durante un ritiro in Francia; lì a Medjugorje lo ritrovai come un punto di riferimento, visto che non conoscevo nessun altro». L’amore è cresciuto all’ombra del Santuario. Nel 1997 il matrimonio e poi il peregrinare, mettendosi al servizio del prossimo. Così, solo per una pura casualità, ogni sette anni Agostino, Marie Christelle e i loro figli hanno vissuto in posti diversi. Dapprima Termini Imerese (nella casa dei nonni di Agostino), poi Marsala e ora Mazara del Vallo, accolti nella casa che il sacerdote defunto don Pietro Accardi ha lasciato alla Diocesi [LEGGI QUI]. Saranno loro – insieme al “Centro Idee” – a occuparsi dei bambini. Così come voleva don Accardi, che nel testamento indicò la finalità dell’utilizzo della sua abitazione, dopo la sua morte.
La famiglia di Agostino e Marie Christelle è oggi numerosa e piena di gioia di vivere. In questi anni sono nati Laetitia (19 anni e studia all’Università di Palermo), Raffael (17 anni), poi Annalisa (14 anni), Pauline ( 10 anni) e, per ultimo, Pierluigi nato nel 2009. «Noi e i nostri figli mettiamo Gesù al primo posto – raccontano marito e moglie – a fine giornata ci ritroviamo tutti insieme per recitare il Rosario. Ai nostri figli non abbiamo imposto nulla, loro hanno seguito solo il nostro esempio. Quando ci siamo trovati in difficoltà? Sappiamo che c’è Gesù e chiediamo aiuto a lui». Come successe nel 2009, l’anno in cui nacque Pierluigi: «Ricordo, come fosse ora, quei terribili momenti – racconta Agostino – i problemi di salute del piccolo e io che non riuscivo a darmi pace. Un amico mi disse: “Il Signore mette alla prova la tua fede”. Io non capivo e mi chiedevo: perché? Arrivai a casa e mi misi a suonare un brano liturgico; volevo suonare e cantare. L’indomani, con mia sorpresa e quella del medico che lo curava, Pierluigi iniziò a migliorare».
Per Agostino e Marie Christelle «Gesù è la sorgente della pace». Una frase che ha un significato profondo se combinato con dialogo e preghiera. «Sembra una cosa banale da dire, ma in una famiglia non deve mai mancare la tenerezza», dice Marie Christelle mentre abbraccia e bacia Pierluigi. L’amore è anche questo, che alimenta la famiglia e dà linfa alle relazioni.
Max Firreri