Il 24 aprile scorso, il nostro Vescovo monsignor Domenico Mogavero, mi ha conferito il Ministero di Lettore, nella parrocchia San Lorenzo Martire a Mazara del Vallo. E’ stato per me un giorno pieno di sentimenti diversi, dove ho sentito fortemente la vicinanza e l’affetto di tutte le persone che mi hanno accompagnato e curato nei vari modi speciali che ognuno è capace di porre in essere. Ma il mio percorso in Seminario è cominciato diversi anni fa, quando ancora stavo terminando gli studi all’Università di Palermo in Architettura. In quel periodo ero inserito nel coro della parrocchia Maria SS. Annunziata a Castelvetrano, quando iniziai il primo discernimento con il mio precedente parroco.
Non fu facile e istantaneo capire subito quello che stava accadendo e a cosa il Signore mi stava chiamando. Dapprima ci fu una fase di grande confusione, che avevo condiviso con pochissime persone amiche. Capire quello che Dio vuole per ciascuno di noi non è semplice, perché prima di capirlo bisogna imparare ad ascoltarlo! Ecco perché è trascorso un certo periodo di tempo prima del mio ingresso al Propedeutico nel 2013, e in seguito in Seminario a Palermo.
In questi cinque anni già trascorsi, il Signore ha confermato in modi diversi, attraverso persone e segni, il cammino intrapreso verso il presbiterato. Così come la Chiesa che ha continuato ad accreditare la mia scelta affidandomi il Ministero di Lettore. Questo non vuol essere un premio o un gradino da salire per andare avanti e lasciarsi tutto dietro. Quando il Vescovo mi ha consegnato la Parola di Dio, come lui stesso ha detto durante l’omelia, non mi ha dato un semplice libro ma una Persona, viva e risorta!
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Non sono i ricordi di un defunto, ma i segni dell’Amore di Cristo che ci hanno salvati. Ed è Gesù e la sua Parola che devo continuare ad ascoltare. Tutto nasce dall’ascolto! Da qui parte l’Annuncio e l’Evangelizzazione. Non diffondendo le teorie di ci. che dice un libro qualunque, ma cercando di rivelare quello che l’Amico, il Fratello, il Salvatore ha fatto per tutti noi.
Giuseppe Favoroso per Condividere
