[LA TESTIMONIANZA] Margherita e la missione: «Qui, nel Cameroun oggi pericoloso, vivo per i miei ragazzi…»

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Che torto hanno questi bambini se sono nati in questa Terra? Me lo chiedo in tutti questi anni vissuti in Cameroun. La mia seconda casa. Dalla Sicilia un volo in questa terra lontana dalla mia. Più sfortunata della mia. Più povera, tanto più povera, della mia. Avrei potuto fare un’altra scelta. Ma ho scelto questa. Forse la più difficile. Ne sono felice. Per i miei bambini, per la famiglia così allargata a coloro che soffrono una condizione di disabilità difficile. Qui vivo da anni con la mia famiglia, mio marito, i miei figli.

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Da poche settimane sono tornata qui, dopo un periodo vissuto a Mazara del Vallo. La mia città. Ora qui (all’estremo nord del Cameroun, proprio a Maroua, dove abito) la situazione è molto complessa e pericolosa. Gli europei si contano sulle punte delle dita, i combattimenti continuano giornalmente nelle frontiere tra le forze camerounensi e i ribelli del Boko Haram che cercano con forza di arrivare nel territorio camerounense per impadronirsene. E le forze camerounensi che difendono notte e giorno i loro confini.

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Per non parlare dei rifugiati, che sono migliaia accolti nei campi di sopravvivenza delle frontiere per evitare che i ribelli dei Boko Haram possano infiltrarsi tra i rifugiati ed arrivare da noi. Anche se voci di popolo dicono che i Boko Haram sono entrati già in città. In tutto questo contesto come viviamo noi missionari? Non tranquilli, si esce poco con molta prudenza e spesso accompagnati da Forze dell’ordine del Cameroun durante il giorno, mentre la notte stiamo in casa. Certo non è bello non poter essere liberi di andare verso chi a bisogno con facilità, come si faceva prima, ma con tutto ciò non ci si arrende e si cerca di far tutto con prudenza sempre e fidandoci di Dio più di prima.

Rifugiati in Cameroun (foto UNHCR).
Rifugiati in Cameroun (foto UNHCR).

Personalmente con i ragazzini del Centro riesco a non fargli mancare le cose necessarie per la loro salute, soprattutto i medicinali. Per il resto riusciamo a seguirli a casa e anche al centro, grazie tantissimo all’aiuto del personale del Centro che nonostante le difficoltà che con questa situazione sono aumentate, si battono per sopravvivere e per guadagnare il minimo necessario. Tutti qui preghiamo e speriamo che passi, poiché non si può lavorare sereni e nella tranquillità in questa situazione attuale. Pregate anche voi per noi.

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Un’altra immagine di Margherita con i ragazzi nel suo centro “Shalom”.
Margherita Marascia con i ragazzi che frequentano il suo centro "Shalom".
Margherita Marascia con i ragazzi che frequentano il suo centro “Shalom”.

IL CENTRO “SHALOM”

Il Centro creato da Margherita Marascia si trova a Maroua, nel Nord del Camerun, e si occupa della rieducazione e della riabilitazione dei bambini disabili mentali e fisici. Margherita ha scelto di vivere in Camerun e di occuparsi in particolare dei più piccoli che vengono spesso discriminati e rifiutati dalla stessa loro famiglia come una vergogna da nascondere alla società. Il Centro si adopera con il suo esempio, oltre che alla realizzazione delle cure mediche e riabilitative, per creare una situazione sociale che favorisca l’integrazione ed il cambiamento di errate ed arcaiche convinzioni sociali che stroncano le possibilità di vita dei piccoli disabili. Chi volesse contattare Margherita può farlo a: ma****************@gm***.com

Da Maroua, Cameroun
Margherita Marascia

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