[LA VERTENZA] Futuro a rischio per 44 ex lavoratori del Cedi di Castelvetrano: preoccupazione tra i sindacati

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Ancora incertezze e difficoltà per i lavoratori del centro distribuzione dell’ex Gruppo 6 Gdo, fondato da Giuseppe Grigoli e poi confiscato. Sono, infatti, ancora senza lavoro i 44 dipendenti del Cedi di Castelvetrano che attendono la riapertura del punto in cui avveniva la distribuzione e, dunque, la riassunzione. A intervenire, ancora una volta, sono la Filcams Cgil e la Uiltucs Uil che, esprimendo preoccupazione per il futuro occupazionale degli ex dipendenti, sollecitano l’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ad accelerare le trattative per l’assegnazione del Cedi.

A oggi, infatti, mentre i supermercati sono stati rilevati dal gruppo Esse Emme Srl, per il Centro distribuzione si attende di conoscere il nome dell’azienda che lo rileverà. «Auspichiamo – dicono i segretari della Filcams Cgil Anselmo Gandolfo e della Uiltucs Mario D’Angelo  che l’Agenzia continui a lavorare per trovare soluzioni anche per i 44 lavoratori del Cedi». La Filcams Cgil e la Uiltucs Uil esprimono preoccupazione anche per i 10 lavoratori che lo scorso giugno hanno esaurito la mobilità e per cui le due sigle sindacali avevano proposto, al consiglio di amministrazione giudiziaria della Grigoli distribuzione Srl e all’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla mafia,  l’assunzione a tempo determinato. A tale proposta – poi trasformata in accordo siglato – non è, però, seguito alcun riscontro. «I lavoratori – dicono Gandolfo e D’Angelo – sono adesso privi di reddito. È indispensabile che ci si attivi, in tempi rapidi, per garantire loro una fonte di reddito attraverso il lavoro».

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