[LA VISITA] Dal Giappone a Mazara del Vallo sulle orme di padre Giovanni Matteo Adami

0

La prossima domenica – 3 dicembre – un gruppo di pellegrini cattolici giapponesi saranno a Mazara del Vallo per ricordare la figura del padre gesuita Giovanni Matteo Adami, nato proprio a Mazara e morto a Nagasaki il 22 ottobre 1633. Il gruppo di pellegrini del Sol Levante sarà guidato dall’ex provinciale dei gesuiti del Giappone, padre Renzo De Luca e sarà in Sicilia in occasione dei 400 anni del grande martirio di Edo del 4 dicembre 1623, durante il quale venne ucciso in odio alla fede cristiana il gesuita nato a Enna nel 1567, il beato Girolamo De Angelis. I pellegrini, oltre a Enna visiteranno anche Santo Stefano Quisquina per San Giordano da Santo Stefano op (al secolo Giacinto Giordano Anzalone), Chiusa Sclafani per padre Giuseppe Chiara e Palermo per don Giovanni Battista Sidoti.

A Mazara del Vallo, nella sala “La Bruna” del Collegio dei Gesuiti, che era la sagrestia della chiesa di Sant’Ignazio, domenica 3 dicembre, ore 16,30, padre Renzo De Luca presiederà la santa messa. I pellegrini visiteranno anche il palazzo vescovile dove si trova la tela che riporta l’effige tradizionale di padre Giovanni Matteo Adami e, infine, la Cattedrale per poter vedere l’atto del Santo Battesimo di padre Adami.

[Nato a Mazara del Vallo il 17 maggio del 1576, padre Adami entrò il 21 settembre 1595 nella Compagnia di Gesù, e nel Collegio Romano studiò filosofia e teologia. Ulteriori approfondimenti negli studi dovette effettuarli presso il collegio di Coimbra in Portogallo, dove iniziò lo studio della lingua portoghese e la sua preparazione all’attività missionaria alla quale il Preposto Generale padre Claudio Acquaviva lo aveva incoraggiato. Il 25 marzo 1602, già sacerdote, padre Giovanni Matteo Adami si imbarcò nel porto di Lisbona per l’India, dove completò i suoi studi a Goa, per dirigersi quindi a Macao, l’avamposto cinese più vicino al Giappone. Padre Adami svolse per anni la sua opera di evangelizzazione in Giappone, fino ai regni di Oshu e Deqa, assieme ai padri Girolamo De Angelis e Diego Cavalho e al fratello laico Yama Joam. Gli inizi del ’600 sono gli anni in cui iniziano le persecuzioni dei cristiani. Per cinque anni, dal 1627, si perdono le tracce di padre Adami. Nel 1632 si fa vivo a Osaka. L’anno successo un ordine dello Shogun decreta che i gesuiti sparsi nei regni più lontani siano condotti a Nagasaki. Padre Adami fu tradito da chi lo ospitava e venne giustiziato il 22 ottobre 1633].

© RIPRODUZIONE VIETATA

Scrivi una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here