[L’ASSEMBLEA] L’Azione Cattolica chiama a raccolta le realtà parrocchiali: «Uscire fuori e tessere nuove relazioni»

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Presso la parrocchia Cristo Re di Mazara del Vallo si è tenuta l’Assemblea diocesana ordinaria dell’Azione cattolica. All’assemblea hanno partecipato i rappresentanti delle diverse associazioni parrocchiali dell’Azione Cattolica presente nel territorio della Diocesi. Nel suo intervento l’assistente don Pino Biondo ha posto alcune domande: Come noi ascoltiamo il Signore e che incidenza ha quest’ascolto sulla nostra vita? Nel mio rapporto con il Signore dove sono collocato. Su che cosa sono concentrato? In che cosa consiste la nostra vita cristiana?. Ha portato i saluti il neo presidente dell’AC, Enza Luppino, che ha introdotto il cammino annuale, accompagnato dal Vangelo di Luca Di una cosa sola c’è bisogno. La presidente ha paragonato l’AC come un albero dalle profonde radici ma vulnerabile perché esposta all’attacco di tanti agenti/fattori atmosferici esterni che la circondano. E allora non bisogna aver paura e chiudersi in se stessi ma uscire fuori dalle mura a tessere nuove relazioni.

Il cammino associativo di quest’anno porterà gli associati ad analizzare il secondo dei verbi (custodire, generare, abitare) che Papa Francesco ha consegnato lo scorso anno all’AC in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dalla fondazione per contribuire a realizzare il grande progetto di Chiesa in uscita da lui voluto. Il verbo è generare. «Uscire fuori dalle parrocchie e vivere la dimensione diocesana in linea con il Piano pastorale 2018-2019, per generare nuove relazioni. E per essere in linea con il Piano pastorale di quest’anno bisogna fare discernimento con l’aiuto dello Spirito Santo e saper vedere oltre per capire dove vogliamo andare. Di certo di una cosa sola c’è bisogno – ha detto il presidente Luppino – dell’azione, sì perché come dice Papa Francesco è nell’azione che noi cristiani ci contempliamo nella figura di Gesù Cristo. E allora basta poco, non servono tante cose ma cose fatte bene nel cospetto di Dio verso il prossimo».

 

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