Il Crocifisso del Principe è stato lo spettacolo – con la regia di Giovanni Isgrò – che è stato messo in scena in una gremita chiesa madre di Campobello di Mazara, in occasione del 350° anniversario della donazione del Crocifisso di Fra Umile da Petralia da parte del principe Giuseppe Di Napoli Barresi, duca di Campobello alla città. Una spettacolare rappresentazione in costume d’epoca che insieme al cerimoniale dell’atto di donazione, ha dato spazio a invenzioni sceniche diverse tutte collegate da un lato al ruolo del Duca nella storia campobellese e, dall’altro, ha citazioni riguardanti la vita rurale a Campobello di Mazara nel ‘600, intervallata da performances riguardanti la lotta tra il bene e il male, con presenza performer con maschere demoniache e la figura della morte devastatrice, contrastate dall’arcangelo Michele. Ne è mancata l’immagine di San Vito, Patrono della città con la sua storia che lo condusse al martirio. Ciò ha determinato un confronto con la Crocifissione di Gesù Cristo, riportando il tutto alla statua lignea nel segno della Misericordia secondo lo Spirito dell’Anno giubilare. Hanno interpretato i diversi ruoli attori, narratori e performer del Festino di San Vito di Mazara del Vallo, con la partecipazione delle giovani dell’oratorio parrocchiale. Al termine della messa in scena hanno portato i loro saluti il sindaco Giuseppe Castiglione e il parroco don Nicola Patti, promotore dell’iniziativa.
[LE FOTO] Così il Crocifisso fu donato dal Duca alla comunità di Campobello di Mazara: la performance in chiesa madre
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