Un concerto contro tutte le tirannie lo ha diretto il maestro Riccardo Muti, nella prima settimana di luglio, alla Vahdat hall di Teheran, con oltre 200 tra strumentisti e coristi, iraniani e italiani, con un programma interamente dedicato a musiche di Giuseppe verdi. Tra gli iraniani l’emozione, registrata da chi ha assistito alle prove, per l’opportunità di suonare con Muti in quello che il Maestro ha definito lo spirito di fratellanza alla base dell’iniziativa “Le vie dell’amicizia” promossa dalla Fondazione Ravenna Festival.
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La singolarità dell’evento è sottolineata dal fatto che, per la prima volta, un’orchestra iraniana ha eseguito musiche di autori occidentali. La prima edizione de “Le vie dell’amicizia” vent’anni fa a Sarajevo, e nel 2008 tappa a Mazara del vallo con un concerto tenuto in piazzale G.B. Quinci, nel quale è stato eseguito lo Stabat Mater di Gioacchino Rossini. Tra i musicisti impegnati a teheran, il giovane primo flautista Tony Saladino dell’orchestra del Teatro Massimo di Palermo.