Ci sono esperienze religiose che ti coinvolgono intensamente, invitandoti alla riflessione e all’impegno per il cambiamento di rotta nella tua vita spirituale. Senz’altro di questo tipo è stato il “viaggio” alla tomba di Pietro che un gruppo di 20 docenti di religione ha compiuto a Roma. La partenza nel pomeriggio di venerdì in aereo, l’arrivo a Roma in serata, il transfert con mezzi privati alla casa di accoglienza in pieno centro storico vicinissimi a piazza Navona. Subito dopo cena i partecipanti sono entrati in un clima di riflessione spirituale con l’introduzione al Giubileo di don Antonino Favata, cui è seguita la possibilità di accostarsi al Sacramento della Confessione. L’indomani sveglia alle ore 6 per recarsi a piedi in piazza San Pietro per partecipare all’udienza papale. La lunga fila per potere accedere ai varchi di controllo, durata più di due ore, è stata compensata dalla possibilità di fissare lo sguardo, da vicino, in Papa Francesco, con l’emozione di chi ha sentito la gioia di essere vicino al Vicario di Cristo.
Nel pomeriggio, l’esperienza del cammino giubilare da Castel Sant’Angelo a San Pietro, uniti ad altri pellegrini, provenienti da varie parti del mondo, recitando i salmi e cantando così come il percorso a tappe prevedeva. Il cammino si è snodato per via della Conciliazione, piazza San Pietro, ingresso in Basilica attraverso la Porta Santa, navata centrale, tomba di San Pietro. Non è facile descrivere l’emozione provata, l’intensità della preghiera, la melodia dei canti, il sentirsi uniti a tanti fratelli che, pur in diverse lingue, si univano alla preghiera e partecipavano ai canti. La domenica, dopo la santa Messa abbiamo avuto la possibilità di fare, a piedi, un bellissimo giro turistico per il centro di Roma fino ai Fori Imperiali e al Colosseo. Nel tardo pomeriggio il rientro a casa con partenza dall’aeroporto di Fiumicino, stanchi fisicamente, ma sicuramente felici e sereni per la bella esperienza vissuta.
Piero Pirri, direttore Ufficio IRC