[L’INCONTRO] Disabilità e accoglienza in parrocchia: don Mauro Santoro con i catechisti

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Primo incontro tra i catechisti della nostra Diocesi e don Mauro Santoro della Diocesi di Milano e presidente della Consulta diocesana ambrosiana “Comunità cristiana e disabilità – O tutti o nessuno”. L’incontro è avvenuto in videoconferenza ed è stato organizzato dalla Commissione diocesana per l’evangelizzazione e catechesi nell’ambito della disabilità. Il tema trattato è stato “La promessa di amore di Dio Padre è per tutti, la disabilità è di chi guarda”. Don Mauro ha esortato i partecipanti all’incontro ad ascoltarsi interiormente dando sfogo ai sentimenti contrastanti che talora possono fare capolino nel momento in cui ci si trova ad accogliere nelle parrocchie ragazzi o persone con disabilità. Da questo passaggio si è portati a comprendere e ascoltare meglio le emozioni vissute foriere di una propositività all’azione pragmatica nell’accoglienza dei fratelli con disabilità.

Il relatore ha illustrato le caratteristiche essenziali per la formazione di una comunità cristiana inclusiva non preoccupata di fare tutto ma alla quale tutti possono prendere parte. Don Mauro, riprendendo il pensiero dell’Arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini, ha posto l’attenzione su uno dei rischi più ricorrenti in cui le nostre comunità possono incappare e cioè il tradimento della promessa di amore e di elezione che Dio fa per tutti e quindi la paura che le parole non si concretizzino in fatti concreti creando scandalo. «Per superare questo scandalo bisogna prendere coscienza dei pregiudizi e dei muri che ancora si erigono e che alimentano idee malsane sul significato di normalità», ha detto don Mauro che ha citato l’affermazione di un ragazzo disabile: «La disabilità è di chi guarda».

Pertanto è necessario abbattere quelle barriere mentali e quegli stereotipi che danno origine a definizione errate sul concetto di normalità, fuggendo dalla tentazione di affermare che ci siano modelli di vita più normali degli altri o vite che valgano più delle altre. Don Mauro ha concluso la sua riflessione richiamando il principio di comunità cristiana espresso da San Paolo nella lettera agli Efesini in cui l’apostolo scrive che tutte le membra sono essenziali al corpo e che le più deboli sono le più importanti.

Ignazio Grillo per Condividere

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