«È innegabile quanto in tutti noi sia viva la consapevolezza che il nuovo fenomeno dell’immigrazione di massa stia modificando, e per taluni sfigurando, il volto dell’Europa in maniera irreversibile. Molteplici e complesse sono le nostre reazioni di fronte a tale fenomeno: paura, scandalo, pietà… I media, che hanno l’innegabile compito dell’informazione, quotidianamente si concentrano su questi eventi, comunicandoci le differenti posizioni dei governi nazionali, offrendoci notizie e dibattiti che spesso ci confondono e mostrandoci raccapriccianti, spesso strumentali, immagini: folle di gente stremata, maltrattata, rifiutata, uccisa da impietosi trafficanti di esseri umani; o il bimbo che giace morto sulla battigia, lo sgambetto della giornalista a un profugo col proprio figlio in braccio». È questo un passaggio della lettera del direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso Erina Ferlito, inviata ai parroci, direttore degli Uffici diocesani e ai responsabili delle associazioni e movimenti ecclesiali.
Conoscere meglio e di più l’Islam: incontri mensili – LA LETTERA
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