Sindaco, quali saranno gli impegni prioritari dei primi 100 giorni di mandato?
«Certamente prioritario sarà l’impegno massimo mio e della giunta per affrontare le emergenze e mettere in campo l’attuazione dei punti programmatici, che sicuramente richiederanno più di cento giorni. Stiamo dando priorità al sociale, con l’attivazione del Segretariato Sociale e dello Sportello H, e all’ambiente, specie ai controlli attraverso l’attivazione delle foto trappola per quegli incivili che si ostinano ad abbandonare i rifiuti in giro. Inoltre siamo a buon punto sul progetto di rilancio del centro storico, anche con il contributo del Politecnico di Torino, e contiamo di pubblicare entro l’anno i bandi per le cosiddette case a un euro nelle zone riqualificate».
Sempre meno trasferimenti ma i servizi da garantire al cittadino diventano sempre di più. Come conciliare le due cose?
«Questo è il vero dramma che mi auguro sarà affrontato dalla politica nazionale e regionale. Dal canto nostro ci stiamo impegnando a presentare progetti e reperire finanziamenti extra comunali, in modo da ampliare le risorse a disposizione del comune. Occorrerà coinvolgere i privati nella gestione di alcuni servizi, penso a quelli turistici e culturali, per renderli in modo qualificato e in sintonia con gli obiettivi turistici che ci siamo dati».
Quale sarà l’impegno della sua Amministrazione nell’ampio settore della solidarietà sociale? Può farci qualche esempio di azioni concrete che metterà in campo?
«L’attivazione degli sportelli di cui ho parlato prima, insieme a quello per le famiglie attivo da qualche mese, servirà da guida per i cittadini nella fruizione delle diverse forme di assistenza e da sintesi per gli attori nel campo del sociale, al fine di agire sinergicamente. Sarà utile, per esempio, a contribuire all’attuazione della recente normativa sui disabili gravi e gravissimi o a orientare i cittadini sulle diverse forme di sostegno al reddito. Un sistema con al centro la persona e i suoi problemi. Proseguiremo il servizio civico, nella convinzione che l’assistenza non può essere fine a se stessa ma deve tendere a diventare produttiva per la collettività».
Cosa dovranno aspettarsi i cittadini di Salemi da questo suo secondo mandato?
«Lavoro e impegno, impegno e lavoro. Possono essere certi che i problemi continueranno a essere affrontati quotidianamente e, dove possibile, risolti. Ci concentreremo ancora di più sulle questioni strategiche, con l’auspicio che in questi cinque anni raccoglieremo tutti insieme i frutti della faticosa semina fatta negli anni precedenti».
Max Firreri