Nel 1762 Girolamo Palermo, dei Principi di Santa Margherita, assurto dal 1759 alla cattedra episcopale mazarese, riallacciandosi alla tradizione umanistica testimoniata dall’Adria, istituiva l’Accademia Selinuntina e ne approvava gli statuti dettati da Giacomo Gerardi eletto Cancelliere perpetuo del sodalizio. Ed invero, se alla favola che pretendeva identificare in Mazara l’antica Selinunte non credevano ormai che i tardi epigoni degli umanisti mazaresi, a buon diritto i mazarese potevano pur dirsi “Selinuntini” giacché dell’antica città dorica Mazara era stata l’emporio e l’oppidum sul Mazaro.
L’Accademia Selinuntina, di cui fece cenno il Narbone nella sua “Biblioteca Sicula”, lo Scinà nel suo “Prospetto della Storia letteraria di Sicilia nel secolo XVII”, il Di Marzo nelle sue annotazioni al “Dizionario topografico della Sicilia” dell’Amico, è ricordata anche da Michele Maylender nel quinto volume (1930) della sua monumentale “Storia delle Accademie d’Italia”. Essa tenne le sue ultime adunanze nel 1859. Risorta a nuova vita nel 1958 con nuovi statuti ed il motto “Virescit”, l’Accademia Selinuntina di scienze lettere ed arti raccoglie ora in un sodalizio quanti intendono collaborare per testimoniare la cultura siciliana ed il contributo della Sicilia alla civiltà mediterranea. Oggi l’Accademia è presieduta da don Pietro Pisciotta, direttore dell’Archivio diocesano, vice Mario Tumbiolo, il cancelliere è Giovanni Serra, consiglieri: Mario Cajazzo e Mario Giubilato. L’Accademia da pochi mesi si è dotato anche di un SITO WEB dove poter consultare anche la BIBLIOTECA ONLINE e poter scaricare i libri editi dall’Accademia.