Si è inaugurata ieri sera la mostra fotografica “Incontri, sguardi, storie e accoglienze” al complesso monumentale San Pietro a Marsala. Alla cerimonia di inaugurazione era presente il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella che ha ripreso le parole del Messaggio per la 110a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che sarà celebrata domani: l’esperienza di Dio con Mosè, quando attraverso i sensi esprime a Mosè la sua vicinanza al popolo che cammina e migra verso la terra promessa. Dio ha udito il grido, ha visto la sofferenza, ha preso per mano e guidato il popolo camminando con loro. «Anche oggi Dio è con tutte le persone che migrano, è con loro e in loro, i più vulnerabili, i più fragili e piccoli per far sentire uno sguardo e una presenza vicine. Anche noi siamo chiamati ad avere sguardi che fanno arrivare al cuore e alla mente gesti e segni di bene, di accoglienza verso i fratelli e sorelle che migrano», ha detto il Vescovo.
Giacomo Anastasi, coordinatore del Centro mediterraneo “Giorgio La Pira” ha poi presentato la figura del tutore volontario per il minore straniero che arriva solo in Italia, in fuga dal proprio Paese. Il tutore è una figura che oltre a ricoprire un ruolo legale per il giovane che ha in affidamento, ha un’importanza fondamentale dal punto di vista relazionale e per la vita del ragazzo e la sua. Il nuovo legame che nasce, un’amicizia e un rapporto veri, aiutano i giovani migranti a sentirsi a casa, ad iniziare percorsi di vita positivi e costruttivi per il loro futuro.
Alla cerimonia era presente anche Alasana, un giovane gambiano ieri col suo tutore Enzo Zerilli. Alasana ha raccontato la sua esperienza, come il rapporto con Enzo e la sua famiglia è diventato per lui quel punto di forza per ricominciare a sognare, a guarire i traumi del viaggio migratorio e le paure e fidarsi di quelli che lui ha chiamato molto più che suoi tutori, ma la sua nuova famiglia in Italia. Enzo e la moglie da anni danno la loro disponibilità come tutori volontari e allargano lo spazio del loro cuore e della loro casa a giovani come Alasana e altri a cui offrono un’esperienza di vicinanza, di famiglia, di sostegno e di aiuto.
La mostra è allestita con 33 scatti di Laura Pietra che raccontano la meravigliosa esperienza di uomini e donne che credono che si possa cambiare in positiva e costruttiva l’esperienza di accoglienza e protezione di un giovane migrante che arriva in mezzo a noi. La tutela volontaria è un atto di responsabilità e di maturità, di chi diviene adulto nella vita e sa che nella dimensione del donare, dell’essere per l’altro, vi è una crescita personale umana, sociale e anche di credente. La serata ha dato la possibilità alle persone presenti di aderire alla campagna di formazione per diventare tutori volontari di minori stranieri che partirà nei prossimi mesi nei territori di Marsala e Mazara del Vallo, promossa dal Tribunale per i minori e dal garante per l’infanzia.