[MAZARA] La Fondazione San Vito compie 20 anni: in cammino a fianco ai bisognosi

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2001-2021, vent’anni a fianco dei più bisognosi, un impegno silenzioso nel sociale e nella gestione dei beni confiscati. E poi centro d’animazione per gli anziani e per i ragazzi figli di migranti e non solo. Il 2021 è l’anno del ventennale per la “Fondazione San Vito Onlus” che spegne 20 candeline sul solco di un impegno costante che mai si è fermato. Una storia lunga due decenni per il braccio operativo della Caritas diocesana: così nacque nel 2001, su iniziativa dell’allora Vescovo monsignor Emanuele Catarinicchia, con lo scopo di promuovere iniziative caritatevoli e assistenziali in ambito diocesano in attuazione dei programmi pastorali.

La Fondazione, con sede operativa nell’immobile di via Casa Santa a Mazara del Vallo, ha mosso i suoi primi passi al servizio della Caritas diocesana intervenendo sull’intero territorio della Diocesi con aiuti alle persone bisognose, pagando loro le utenze e distribuendo beni alimentari di prima necessità. A questo ambito, negli anni, si sono poi aggiunti progetti mirati per gli anziani e per i figli dei migranti che abitano da anni a Mazara del Vallo, dando risposte alle esigenze del territorio. Così è nato, innanzitutto, il centro “Vivi la vita” dove gli anziani della città partecipano ad attività ludiche e ricreative. Negli anni sono stati creati spazi che oggi sono destinati per i momenti di aggregazione degli anziani, «per farli sentire meno soli», dice l’attuale Presidente della Fondazione, Vito Puccio.

I volontari nella mensa di Mazara del Vallo, insieme al Presidente della Fondazione San Vito Onlus, Vito Puccio (a destra).
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L’interazione col territorio è stato un aspetto che ha contraddistinto il cammino della Fondazione negli anni. Il progetto “Angeli custodi a scuola” ha visto impegnate venti nonne che frequentano il centro “Vivi la vita”, tornate tra i banchi di scuola degli istituti comprensivi della città, curando alcuni laboratori di dolci coi bambini e collaborando con le maestre nell’assistenza dei piccoli che frequentano l’asilo. Nella sede è nato anche il centro “Voci del Mediterraneo”, dedicato ai giovani figli di migranti che vivono a Mazara del Vallo. «La richiesta di sostegno per i giovani studenti è arrivata dal territorio – dice il Presidente della Fondazione Vito Puccio – così abbiamo iniziato con l’attività di doposcuola che poi si è ampliata con i laboratori creativi». Oggi “Voci del Mediterraneo” è un centro frequentato anche da giovani mazaresi che vengono accompagnati nel loro percorso di studio e che trovano, nell’animazione degli operatori, le occasioni di stimolo per creatività e momenti di aggregazione.

Le parole aiuto e sostegno sono quelle che fanno da guida alle attività che ancora oggi, a vent’anni dalla fondazione, la San Vito conduce sul territorio. Il cammino di questi anni è stato guidato dal farsi prossimi a chi ha più bisogno. Sono nate tre mense fraterne (“Rosario Livatino” a Mazara del Vallo, “Giorgio La Pira” a Marsala e quella stagionale di Salemi) dove ogni giorno viene offerto un pasto caldo a pranzo e gli utenti portano a casa anche i cibi cotti per la cena. Combinato con la gestione delle mense è nato anche il progetto “Zero spreco alimentare”: «Grazie alla collaborazione con la grande distribuzione organizzata e con alcune attività commerciali del territorio, ci vengono donati beni alimentari prossimi alla scadenza che utilizziamo nelle mense, azzerando i costi di gestione, oppure consegniamo agli indigenti », dice il Presidente Vito Puccio.

I venti anni per la Fondazione sono stati sempre un crescendo. L’impegno dei Presidenti che si sono alternati non è mai venuto meno: don Francesco Fiorino, poi Vilma Angileri e ora Vito Puccio al suo secondo mandato. L’ambito della gestione dei beni confiscati è stato un ulteriore terreno di impegno della Fondazione, con l’occhio sempre attento al bene comune. I beni in gestione sono a Marsala, Castelvetrano (un fondo agricolo in contrada Pileri con uliveto e origaneto) e a Salemi dove è sorta una struttura di turismo rurale “Al Ciliegio”, con un’aula didattica (utilizzata anche come sala da pranzo) e vigneto, ulivi e orto, tutto coltivato in biologico. Il periodo di pandemia Covid-19 ha fatto sperimentare ancora di più l’importanza dell’essere vicino all’altro.

La Fondazione, su indicazione del Comune di Marsala, si è occupata della distribuzione dei beni alimentari di prima necessità alle famiglie che vivevano in casa il periodo di lockdown e ha anche attivato, insieme alla Caritas diocesana, uno Sportello telefonico di assistenza psicologica. Un ulteriore intervento di aiuto e sostegno alle persone bisognose e in difficoltà in questi 20 anni di storia vissuta sul territorio diocesano.

Max Firreri

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