[MONDO GIOVANI] Il campo del gruppo “Archè” tra fede, giochi, musica e lavori manuali

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Nelle scorse giornate d’agosto il gruppo giovani “Archè”, nato due anni fa nella parrocchia Maria Ss. delle Grazie al Puleo di Marsala, ha soggiornato presso l’Oasi “S. Bartolomea” di Rampinzeri a Santa Ninfa, per vivere un campo estivo sulla figura del re Davide. La giornata-tipo è stata strutturata con la lettura mattutina della storia biblica a cui è seguito poi il cosiddetto “deserto” in cui i ragazzi si sono sparpagliati in tutta la struttura, rispondendo ad alcune domande in base alla tematica del giorno. Tra le tematiche affrontate: l’amare e l’essere amati, l’importanza dell’amicizia, il crollo delle proprie armature, le fedeltà e le infedeltà… Poi i lavori manuali basati sulla tematica del giorno dai quali sono venuti fuori scudi, corone, fionde, bisacce…per poi passare al momento dei giochi in cui le quattro squadre si sono sfidate tra competizione e risate.

L’atmosfera più forte si è percepita nei momenti più alti di fede come l’adorazione notturna del terzo giorno a cui i ragazzi hanno partecipato con grande entusiasmo, lo stesso con cui hanno ascoltato giornalmente la preghiera del mattino e quella pre-cena, riservando così le ultime forze della giornata per il falò finale in cui ognuno ha potuto condividere il suo stato d’animo, un suo pensiero o semplicemente un commento sulla giornata trascorsa insieme. Abbiamo sperimentato l’esperienza di passare 24 ore su 24 tra noi senza la distrazione del cellulare, avendo così creato le circostanze giuste per far cadere qualsiasi tipo di maschera o scudo invisibile.

Lo slogan del campo è stato “Chi-Amati da Te”, un tema che ci ha offerto due sfumature di significato: la prima è sicuramente legata al suono e alla musica che ha contribuito a dare intensità all’esperienza, la seconda è in relazione all’approccio che quest’anno noi ragazzi abbiamo avuto con Dio. La quotidianità in cui siamo abituati a vivere è inquinata da tutto ciò che ci distrae: i social, l’affollamento di gente, la città, le abitudini. In questi giorni i ragazzi hanno “lasciato nel mondo il suo rumore” come cita la rock band cristiana “Reale” nel pezzo “Ora Mi Fermo”. Lontano da questi rumori, dunque, abbiamo potuto sentire meglio la chiamata del Signore, entrando nel vivo dell’esperienza e portandoci a casa tanta consapevolezza e quella luce che forse ormai spenta. Per noi ragazzi, in questo percorso, è stato fondamentale il sostegno degli educatori e di don Davide Chirco che, avendo più esperienza, hanno saputo indirizzarci verso Dio per lasciarci plasmare da Lui.

Un importante grazie va alle nostre splendide cuoche che hanno preparato colazione, pranzo, merenda e cena per tutti, accompagnando sempre il buon gusto con un sorriso. Il campo è stata davvero un’esperienza magnifica e per quanto il ritorno alla quotidianità possa sbiadire l’incanto, la gioia sperimentata non potrà mai andarsene del tutto poiché su noi ragazzi è rimasto un segno indelebile.

Adele La Grutta per Condividere

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