Un giornale deve avere una fisionomia che lo faccia riconoscere ai suoi lettori principalmente nella linea editoriale e anche nel formato. Questi tratti ne delineano l’identità e l’originalità e determinano anche l’attaccamento dei lettori. Nei suoi 19 anni di vita “Condividere” ha assunto come linea editoriale di essere un giornale diocesano che, per la sua periodicità prima quindicinale e poi mensile, non poteva privilegiare la cronaca, ma piuttosto gli eventi della Chiesa locale, le storie interessanti sul piano ecclesiale e civile, le idee e i fermenti a confronto.
Quanto al formato, fino agli inizi del 2017 il formato era cartaceo, come tutte le pubblicazioni quotidiane e periodiche raggruppate nella categoria della “carta stampata”. Nel marzo 2017 la direzione ha deciso di passare al formato digitale, entrando nel circuito dell’informazione online. Con tale salto di qualità si oltrepassava il confine della localizzazione; si superava l’indifferenza e la chiusura verso il giornale di tanti nostri ambienti; si otteneva un consistente risparmio economico per il venir meno delle spese di stampa. Si era, tuttavia, consapevoli che si perdeva un certo numero di lettori non ancora adusi agli apparati elettronici; ma di contro ci si apriva alla frontiera del futuro dell’informazione. In ogni caso, avendo deciso di mantenere anche nel formato digitale l’impaginazione sfogliabile, chi avesse voluto avrebbe potuto stampare tutto il numero o le pagine di interesse; fermo restando che, qualora decidessimo di affiancare al formato elettronico il cartaceo, bisognerebbe soltanto trasmettere il file alla tipografia. Nel 2017 abbiamo accompagnato l’introduzione del formato elettronico con una nuova testata e con innovazioni nei caratteri e nell’impaginazione e nel 2019 abbiamo ulteriormente aggiornato il formato.
Con questo primo numero del 2021 (19° della serie) i nostri lettori avranno certamente notato che abbiamo ritoccato ancora la veste tipografica, a partire dalla testata. In dettaglio, abbiamo scelto nuovi caratteri nei titoli e nei testi, più leggibili, per favorire una lettura più agevole. Indicando i riferimenti social degli autori, abbiamo inteso offrire l’opportunità di una interazione con loro da parte dei lettori. Una pagina viene dedicata al mondo social (Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Linkedin), indicando cosa offrono e, magari, dando qualche indicazione per orientarsi in questi ambienti, per taluni ancora terra incognita. In questo contesto sarà data particolare attenzione alle parrocchie e alle loro Fanpage.
La complessità della situazione, determinata dalla drammatica diffusione del contagio da Covid-19, particolarmente sconvolgente nella nostra terra in questa seconda ondata, ha confermato e avvalorato la bontà della scelta del formato elettronico. Infatti, abbiamo potuto continuare regolarmente la pubblicazione del nostro giornale, aprendo una finestra sulla vita della nostra Chiesa, assicurando informazione e servizi e offrendo un qualche sollievo alla solitudine di quanti hanno dovuto affrontare la forzata quarantena e dei tanti che hanno tollerato con insofferenza le dure limitazioni del coprifuoco.
Senza fare salti mortali abbiamo, perciò, continuato il nostro servizio di informazione senza alcuna interruzione, dedicando regolarmente uno spazio al racconto di esperienze e testimonianze, registrate in questi mesi. E ci ha dato molta soddisfazione il riconoscimento ricevuto dalla Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc), che ha premiato con un contributo economico quattro articoli pubblicati nel corso del 2020 sul tema della pandemia. In questa circostanza abbiamo avuto conferma del valore sociale dell’informazione e della sua capacità di aprire relazioni, riempiendo la solitudine e creando prossimità e condivisione, veri antidoti contro l’aridità dell’isolamento. Sperando che le novità introdotte incontrino il favore dei nostri lettori, restiamo in attesa di conoscere i loro commenti.
Domenico, Vescovo