Argilla, legno e cartapesta. Così sono state realizzate dal giovane artista Giuseppe Barresi le statue (a esclusione del Bambinello) del presepe monumentale inaugurato oggi – lunedì 8 dicembre – nella Matrice di Partanna. Lo scenario dove è ambientato il presepe è ispirato alla Sicilia di un tempo. Al centro, Maria e Giuseppe contemplano il Bambinello, riscaldato dal fiato del bue e dell’asinello. Sulla sinistra, i tre Magi — simbolo dell’umanità in cammino e provenienti dai tre continenti allora conosciuti — offrono oro, incenso e mirra, segni della regalità, divinità e umanità di Cristo.
Il presepe propone la scena dell’adorazione dei Magi, interpretata secondo la sua iconografia tradizionale. «Questa pagina evangelica non racconta soltanto il loro arrivo, ma ne svela l’essenza più profonda: i Magi rappresentano l’umanità in cammino, guidata dal desiderio e dalla ricerca del senso, orientata dalla luce. La loro adorazione davanti al Bambino mostra che la vera sapienza si misura nella capacità di riconoscere, di chinarsi e di offrire ciò che si ha per incontrare ciò che si è chiamati a diventare», ha spiegato don Antonino Gucciardi, parroco della Matrice.
