La Pastorale Giovanile della Diocesi sta vivendo un momento di grande trasformazione, con l’obiettivo di rispondere alle sfide della società contemporanea e di accompagnare i giovani verso una fede viva e consapevole. Negli ultimi mesi, è stato avviato un nuovo percorso che intende ripensare e rafforzare il modo con cui la nostra Chiesa di Mazara del Vallo si rivolge ai ragazzi e alle ragazze, con l’ambizione di rendere la fede una dimensione concreta della loro vita quotidiana, capace di parlare al cuore e alla mente di chi, oggi più che mai, sembra essere distante dalla Chiesa. La sfida è quella di creare o, meglio, ripristinare una dimensione nella quale i giovani possano sentirsi accolti e protagonisti, non solo come destinatari di un messaggio, ma come attori principali della propria crescita spirituale. In questa direzione un primo passo è stato sicuramente stato fatto dal Vescovo monsignor Angelo Giurdanella che molto ha avuto a cuore, nello svolgere il suo ministero, la cura dei giovani.
In questi mesi infatti profondo è stato il suo impegno in prima persona, assieme ai suoi collaboratori, nel rifondare una nuova Consulta di Pastorale Giovanile che potesse rappresentare quante più realtà diocesane possibili, in modo che ognuno si potesse sentire coinvolto e soprattutto per generare una cassa di risonanza che porti in superficie cosa i ragazzi desiderano e di che cosa abbiano veramente bisogno di ricevere da coloro che si prendono carico della loro formazione. Inoltre, proprio con il proposito di ricerca di energie nuove e di un maggiore impegno dei giovani come primi attori di diffusione del messaggio evangelico, è maturata la decisione inedita di porre due giovani laici (Michele Colicchia e Samuele Arsena) come co-direttori di questo fondamentale Servizio per la nostra comunità diocesana, affiancati dai sacerdoti assistenti spirituali e dai membri del direttivo.
L’esperienza di lavoro con i ragazzi: una sfida contemporanea. L’avventura di lavorare con i ragazzi oggi è una delle sfide più belle e stimolanti, ma anche una delle più difficili. Molti giovani sono distanti dalla Chiesa, non per una volontà di rifiuto, ma perché probabilmente percepiscono una sorta di disconnessione tra le loro esperienze quotidiane e ciò che pensano possa essere loro proposto dalla fede. La nostra lunga esperienza però, fatta di anni trascorsi fianco a fianco ai ragazzi delle nostre realtà, ci dimostra e ci dice il contrario: sappiamo e crediamo fermamente che il vivere una fede autentica non è una nota a margine nella nostra vita né si colloca in contrapposizione alla realtà di tutti i giorni ma anzi ne può rappresentare la base ferma sulla quale reinterpretare relazioni ed esperienze. Di sicuro è un cammino disseminato di insidie, ma questo non può bastare a scoraggiarci e a distoglierci dalla missione di annuncio evangelico.
Un approccio rinnovato: lavorare sui legami e sulle esperienze condivise. Sicuramente saranno tema fondamentale del nuovo programma formativo i Legami. L’intento principale è creare rete, non solo tra i singoli ragazzi, ma tra i vari gruppi che si trovano sparsi nella Diocesi, così che si possano allargare gli orizzonti e crescere maggiormente in un’ottica sinodale. Poiché siamo immersi in un mondo iper-connesso non ci possiamo permettere di perdere di vista proprio le connessioni, bisogna anzi favorirle puntando però su quelle reali piuttosto che su quelle meramente virtuali. Il rischio che si corre, a portarsi fuori dalla prospettiva dell’incontro e dello scambio reciproco tra realtà, è un isolazionismo che oggi non porta da nessuna parte, che soffoca. In quest’ottica si terrà giorno 14 dicembre, nei locali del Seminario Vescovile a Mazara del Vallo, un primo incontro con i giovani adolescenti della Diocesi in cui l’incontrarsi e il vivere la gioia comune di essere cristiani saranno temi cardine. In una prospettiva più a lungo termine invece si apre davanti a noi la grandissima opportunità del Giubileo del 2025 che ci impegnerà per gran parte del prossimo anno.
Nello specifico per i giovani sono stati pensati due eventi: dal 25 al 27 aprile per gli adolescenti e dal 31 luglio al 3 agosto per i giovani. L’Ufficio di Pastorale Giovanile si è già messo in moto per poter permettere ai nostri ragazzi di prendere parte a un’esperienza condivisa tanto importante che più di tutto potrebbe permettere loro di aprirsi al sentimento di appartenenza comune e di fratellanza in Cristo (a breve verranno diffuse le note informative per iscrizioni e partenze). Già per il 16 febbraio 2025 è previsto un incontro con i giovani con il Giubileo proprio come tema centrale. Di sicuro nella nostra Chiesa non mancano braci ardenti e pronte a rinvigorirsi al vento di nuove esperienze e incontri veri. Che, con l’aiuto di Dio e dei pastori che Egli ci pone a guida, possiamo sempre più sforzarci di essere vera Chiesa, famiglia, comunità in comunione come Gesù la intendeva.
Samuele Arsena e Michele Colicchia per Condividere