[IL PELLEGRINAGGIO] A Fatima per il centenario dell’apparizione della Madonna ai tre pastorelli

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Il centenario dell’apparizione della Madonna ai tre pastorelli Lucia De Jesus, Francesco e Giacinta Marto ha trovato nella comunità pastorale di Campobello di Mazara un clima particolarmente caloroso per la presenza nel paese di una parrocchia dedicata alla Madonna di Fatima. Accogliere l’invito della Madre e ascoltare la sua voce vuol dire rinnovare con spirito di fede la propria vita. Nel percorrere le strade che 100 anni fa portarono Lucia, Giacinta e Francesco ad incontrare la “Regina del Portogallo” si avverte il fluire della storia e un inedito senso di profonda devozione. Nei gesti dei pellegrini di tutto il mondo, che si affidano alla Madonna come un bambino alla propria madre, si legge la purezza unica dell’amore materno e si avverte il richiamo della Madre alla preghiera.

A Fatima abbiamo visitato e pregato nella cappellina delle apparizioni, di cui la prima fu il 13 maggio 1917: intensa l’emozione di tutti i partecipanti. Poi la basilica della Santissima Trinità, consacrata nel 2007. Vicino alla grande croce abbiamo ammirato la statua di Giovanni Paolo II, che ricorda la visita a suor Lucia che ha rivelato al Santo Pontefice il terzo segreto. Molto suggestiva la visita ai luoghi dei Tre Pastorelli: Valinhos e Aljustrel, del Monastero di Bathala e Nazarè, tipico villaggio di pescatori sull’Oceano Atlantico. Luoghi in cui le visite sono state arricchite da momenti di preghiera e devozione.

Nel Santuario il senso di devozione, di raccoglimento, di preghiera è assai profondo e non è per nulla disturbato dalle migliaia di pellegrini che lo frequentano, ma ne sottolineano la sacralità. La Madonna lasciò ai pastorelli e in particolare a Lucia il compito di custodire e rivelare i segreti che accompagnarono la storia terribile del XX secolo e ci portò nel XXI secolo. Vicende terribili avvenute e ancora in corso per l’umanità, ma che intravedono la promessa della Madonna che proprio a Fatima ci ha assicurato: «Infine il mio Cuore Immacolato trionferà!». Il pellegrinaggio si è concluso con la visita di Coimbra (città Universitaria) e Lisbona, con la visita della Cattedrale e della casa natale di Sant’Antonio.

Intense le riflessioni sul pellegrinaggio, gesto di religiosità popolare che diventa forma di evangelizzazione; occasione per approfondire la fede. Fatima è oggi anche un luogo di intelligenza e cultura, con una dimensione sociale, grazie agli studi che si svolgono per un impegno per la giustizia, per cui diventa anche un «luogo politico» dove si opera per mobilitare le coscienze sulle grandi questioni del nostro tempo. Ma Fatima è soprattutto un luogo per contemplare: ognuno nel suo intimo ha potuto rivedere la propria vita, le tristezze e le gioie, le speranze: il tutto attraverso la preghiera semplice rivolta a Maria, di cui si avverte la presenza.

Angela Stallone per Condividere

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