Sui rifiuti si gioca la partita. Il doppio match di un territorio: da un lato l’immagine che pregiudica lo sviluppo turistico (basti pensare allo spettacolo indecoroso agli occhi dei turisti dei cumuli di rifiuti vicino ai cassonetti o, di più, abbandonati nelle cave), dall’altro il futuro delle prossime generazioni. Quello dell’immondizia è un tema caldo e delicato quanto di più non si possa pensare. E il frangente storico che sta vivendo il nostro territorio merita un’analisi approfondita. A iniziare dalle recenti nuove delle ultime settimane. Il dramma dei dipendenti della “Belice Ambiente Spa” (oggi in liquidazione), a secco di quasi cinque stipendi, nel quale non possiamo nasconderci dal leggere le difficoltà delle loro famiglie.

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Dietro ogni operatore ecologico c’è un nucleo familiare che ha diritto di vivere dignitosamente. E questa possibilità gli viene negata, perché un sistema andato in tilt (la società di gestione ha decine di milioni di debiti che non riesce a ripianare e non pochi crediti che non riesce a esigere) oggi mostra il volto di una politica sconfitta. Ecco, qui sta il secondo punto di quest’analisi sul nodo dei rifiuti. Perché la politica sul territorio – fatta da amministrazioni comunali e sindaci – si è arenata ora come una balena sulla spiaggia, dopo essere stata a tratti responsabile di scelte che si sono dimostrate sbagliate. E, poi alla fine pagano i cittadini. Sta qui il terzo capoverso del capitolo rifiuti. Ed è quello della responsabilità (poco curata o, finanche, assente) di chi ricopre ruoli, non consapevole forse di dover dare conto e ragione alla fine ai cittadini che, nel ricevere un servizio, dovrà pagare una tariffa.

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Il sistema pubblico, purtroppo, ha fallito e alla porta bussano le aziende private del settore, alcune delle quali, con un cambio di nome e di rappresentanza legale, si sono rimesse sul mercato. Sullo sfondo un territorio che non ha saputo e non riesce tutt’ora a pensare a una politica dei rifiuti che guardi alla raccolta differenziata e meno alle discariche dove conferire tutto. Gli invasi a norma disponibili si esauriranno a stretto giro di tempo. Chissà se le giovani generazioni dovranno tollerare ai rifiuti pronti a viaggiare, con un biglietto di sola andata, verso la Germania; mentre la sostenibilità ambientale e le politiche concrete di gestione dei rifiuti rimarranno delle chimere.

Max Firreri

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